21, Novembre, 2024

Condannato a 6 mesi il cacciatore che sparò a una gatta

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E’ stato processato e condannato a 6 mesi di reclusione con la condizionale, presso il Tribunale di Arezzo, il cacciatore del Valdarno fiorentino che nel mese di ottobre 2022 sparò con una carabina ad aria compressa a una gatta e la gettò, ancora viva, in un cassonetto in località Potine nel comune di Cavriglia. Il processo di primo grado ha condannato l’uomo anche a rifondere le spese legali alle associazioni, come Irriducibili Liberazione Animale ODV, che si sono costituite parte civile.

I fatti risalgono ai primi giorni di ottobre dello scorso anno quando la gatta fu ritrovata agonizzante ma viva nel cassonetto. Sybilla, questo il suo nome, fu colpita da due fucilate una alla testa e l’altra alla spina dorsale. A ritrovarla fu una volontaria di Enpa Valdarno. La gatta fu subito sottoposta a intervento chirurgico ma purtroppo morì poco dopo.

A scoprire l’autore furono gli agenti della polizia municipale di Cavriglia che avviarono subito le indagini. Il motivo che avrebbe scatenato questo spregevole gesto sarebbe stato la ricerca di cibo da parte della gattina.

“Secondo noi attualmente le pene per questi reati sono esigue ed attendiamo da tempo l’inasprimento – afferma l’associazione Irriducibili Liberazione Animale ODV – ma quello che ci consola un pochino è che ad un cacciatore dopo aver preso una condanna penale, venga tolta la licenza di caccia, in questo modo non potrà più sparare agli animali, in tal senso si auspica un provvedimento prefettizio di sospensione e/o mancato rinnovo porto d’armi per il reo”.

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