Domenica sera si è conclusa la terza edizione del Festival all’auditorium Le Fornaci di Terranuova. Assegnato il premio Wag e due Menzioni Speciali. Nel pomeriggio spazio al sociale con una tavola rotonda sul bullismo nelle scuole e nel mondo dei giovani
Il Premio Wag assegnato dalla Giuria Giovani è stato vinto dal corto “Mirror” di Daniele Barbiero, mentre due sono state le Menzioni Speciali: alla sceneggiatura per “Quando a Roma nevica” di Andrea Baroni e alla scenografia per “Senza parole” di Edoardo Palma. Si è conclusa con la cerimonia di premiazione la terza edizione del Wag Film Festival, dopo un’ultima terza giornata ricca di proiezioni e spunti di riflessione.
A partire dal tema del bullismo a scuola, affrontato nel pomeriggio in una tavola rotonda con protagonisti gli stessi giovani giudici del festival, che lo scorso giugno hanno partecipato a un “esperimento sociale” documentato nel film “Rossobordò” di Jacopo Fontanella e proiettato prima della discussione. A guidare alcune riflessioni sul problema sociale, sulle cause e sui protagonisti più o meno attivi di questo fenomeno c’era Fabio Pasquale, formatore professionista dei “Make Peace – Stratgie di Pace”.
Prima del gran finale, la serata è stata aperta dalla proiezione di due cortometraggi fuori concorso e in anteprima nazionale per la categoria Wag Movie: “L’ultimo viaggio” di Giacomo Focardi e “Righe” di Giulia Lachi e Alessandro Lanini. Poi i ringraziamenti sul palco di Jacopo Fontanella, che ha sottolineato quanto il Festival sia cresciuto e quanto i registi abbiano voglia di raccontarsi attraverso il cinema, come dimostrano non solo le trenta opere proiettate, ma anche tutte le altre 90 pervenute ma non selezionate per il concorso.
A ritirare il premio per “Quando a Roma nevica” era presente il direttore della fotografia Renato Arcuri, che ha ringraziato in particolare la Giuria Giovani per l’entusiasmo e la passione trasmessa, “che mi hanno fatto ricordare perché faccio cinema”. I complimenti ai ragazzi sono arrivati anche dal videomessaggio di Edoardo Palma, sottolineando il valore di un’attenzione data ai più giovani, e dello stesso vincitore Daniele Barbiero, entrambi assenti per motivi di lavoro: “Mirror” ha ottenuto il riconoscimento per la qualità tecnica e l’impatto per la trasmissione di un messaggio attraverso le immagini.
Cala il sipario su un'altra edizione ricca di contenuti, riflessioni e soprattutto di racconti sul Cinema, per il Cinema e dietro al Cinema, quella settima arte dal fascino sempre più coinvolgente per riuscire a esprimere emozioni e parlare di realtà e storie di vita.
Grazie a Giacomo Focardi per le fotografie della gallery