Vietato usare l’acqua potabile per lavare la macchina, ma anche i piazzali; e ovviamente per innaffiare. L’ordinanza è entrata in vigore il 1 luglio e prevede sanzioni, per chi non la rispetta, da 25 a 500 euro
Stop allo spreco dell'acqua potabile nel comune di Rignano: dal 1 luglio è entrata in vigore l'ordinanza che vieta l'utilizzo della risorsa idrica dell'acquedotto per usi non legati strettamente all'igiene o all'alimentazione. Al momento l'acqua non manca, ma è stata la società Publiacqua ad invitare l'amministrazione comunale a limitare gli usi scorretti, per prevenire la carenza con l'arrivo dell'estate.
Vietato dunque l’impiego di acqua potabile per attività come il lavaggio di cortili e piazzali; ma anche delle auto e moto; per l'innaffiamento di giardini, prati ed orti; e per il riempimento di vasche da giardino, fontane e simili, anche se dotate di impianto di ricircolo dell’acqua. Resta invece disciplinato dall'apposito regolamento regionale il divieto assoluto (non solo d'estate) di riempire le piscine private con l'acqua dell'acquedotto.
Chi non rispetta i divieti rischia di pagare salata, l'acqua sprecata: è prevista infatti l'applicazione di una sanzione pecuniaria che va da un minimo di 25 ad un massimo 500 euro.
L'ordinanza invita infine i cittadini ad alcuni accorgimenti per risparmiare la risorsa idrica d'estate: riparare perdite, anche minime, da rubinetti; installare sui rubinetti dispositivi frangigetto; non utilizzare acqua corrente per il lavaggio di stoviglie e verdure, ma solo per il loro risciacquo; utilizzare l’acqua di cottura della pasta per il lavaggio a mano delle stoviglie; impiegare lavastoviglie e lavatrici solo a pieno carico; preferire la doccia al bagno.