Prestiti bibliotecari, eventi alla Ginestra, comunicati stampa e giornalino InComune: l’assessore traccia il bilancio dell’intera attività di comunicazione e promozione, replicando alle accuse contenute in una mozione. Magini, primo firmatario di quel documento, replica: “Non si è colto il senso delle nostre richieste”
Resta un nervo scoperto, a quattro anni dall’inizio del mandato del sindaco Grasso e della sua giunta, e a un anno di distanza dall’inaugurazione della Fabbrica della Conocenza. La Ginestra è stata fin dall’inizio tra le voci su cui l’amministrazione comunale ha puntato e investito, non limitandosi al trasferimento della biblioteca comunale, ma trasformando l’edificio in un Polo culturale. E ricevendo, però, anche aspre critiche: non solo dalle opposizioni.
La mozione arrivata all’ultimo consiglio comunale, firmata da sette consiglieri (tutti i sei dell’opposizione, più Magini, esponente di maggioranza), metteva nel mirino non solo la Fabbrica della Conoscenza, ma anche il settore della comunicazione istituzionale: "Spese scellerate per la comunicazione della Ginestra, ma nulla si è mosso per garantire spazi ai gruppi consiliari", scrivevano i consiglieri. Quella mozione è stata respinta con il voto contrario di tutta la maggioranza (eccetto Magini). Approvata invece una risoluzione che punta ad attivare quanto prima lo spazio per la comunicazione dei gruppi consiliari sul sito internet del comune, e a procedere con l’installazione di bacheche a disposizione degli stessi gruppi, da installare nel giardino dell’Urban Center (in costruzione al posto della ex biblioteca).
La discussione di questi documenti ha acceso un lungo dibattito in Consiglio. Alle accuse legate alla comunicazione istituzionale ha replicato l’assessore Pierluigi Fabiano: "Lavoro di qualità, portato avanti con correttezza". Poi i numeri: 500 i comunicati stampa emessi all'anno, "la maggior parte in forma impersonale, mentre sono pochissimi quelli inerenti un dibattito politico o con prese di posizione dell'amministrazione comunale su temi più politici". E poi c’è il giornalino "InComune" che, ha spiegato Fabiano, "racconta le storie dei montevarchini, e non è strumento adatto per il dibattito politico".
Per dare spazio ai gruppi consiliari, ha aggiunto l’assessore, resta la possibilità di utilizzare lo spazio già predisposto sul sito internet del comune: "A breve sarà attivo", ha assicurato Fabiano. E il sindaco Grasso, rispondendo ad una interrogazione sullo stesso tema, aveva puntualizzato: "Lo spazio c’è, mancava ancora il regolamento per l’utilizzo, in conferenza capigruppo ne abbiamo discusso: decidiamo dunque come muoverci per attivare effettivamente la comunicazione di tutti i gruppi consiliari".
"Meno giusto – ha aggiunto Pierluigi Fabiano – ritengo sia l'attacco alla comunicazione effettuata tramite sito del comune e social network: questi sono il nostro fiore all'occhiello, sui quali abbiamo ricevuto complimenti da personalità come il professor Giovanni Arata, esperto di social media, e dal professor Alessandro Lovari, a un convegno a Perugia sulla comunicazione pubblica. Inoltre, attività di informazione su facebook e sui social network sono di pregio per un servizio completo al cittadino, e garantiscono comunicazione immediata ad esempio per servizi di pubblica utilità, come problemi, guasti ed emergenze".
Altro capitolo, quello relativo alla Ginestra: struttura su cui la giunta ha puntato fin dall’inizio. Anche qui Fabiano presenta i numeri: "A un anno dall'apertura i risultati sono molto buoni. Il prestito libri nel 2015 è in crescita: 1976 a gennaio, 2017 a febbraio, 2581 a marzo, e al 26 aprile siamo a 1727. Ci sono stati 49 incontri per i piccoli nella biblioteca dei bambini per stimolare la lettura con 847 partecipanti. Per gli adulti i laboratori sono stati 61. Secondo i dati della Regione Toscana in una analisi a campione, in una settimana del mese di ottobre si sono avuti 1621 utenti entrati alla Ginestra per usufruire di qualunque servizio. Il tutto senza contare eventi, laboratori, corsi e iniziative extra organizzate da associazioni che registrano anche questi buoni risultati".
La replica di Magini non si è fatta attendere. "Le risposte dell'assessore sulla comunicazione istituzionale sono fuori tema. Nessuno ha messo in dubbio professionalità e correttezza degli uffici; nessuno demonizza l'utilizzo di strumenti di comunicazione moderni ed efficaci come i social media. La mozione contestava, invece, gli indirizzi dati dalla Giunta per l'utilizzo di tali strumenti: oggi, dopo quattro anni di mandato, non è stato attivato alcuno spazio comunicativo per il Consiglio, né sul sito istituzionale, né sul periodico dell'Ente, né su bacheche pubbliche (che solo il Pd possiede stabilmente invece), né tramite le convenzioni stipulate dal Comune con le radio-tv locali".
"Fuori tema anche le risposte sulla Ginestra: la mozione non parlava dei risultati della Ginestra. Per il bene di Montevarchi tutti i consiglieri, anche chi era contrario al trasferimento della biblioteca, si augurano i migliori risultati possibili per una struttura che oggi, volenti o nolenti, esiste. E i numeri forniti dall'assessore sollecitano una riflessione. Le ultime statistiche disponibili della vecchia biblioteca risalgono al 2011, con 11.223 prestiti e un incremento del 40% rispetto al 2008, con tendenza all'aumento. Le presenze quell'anno in biblioteca furono 28.511. Non sembra, quindi, che i risultati della Ginestra siano così straordinari, considerato che la struttura è quattro volte più grande della vecchia; ha un punto di distribuzione anche presso il centro commerciale; e gli investimenti in comunicazione, promozione e marketing sono stati davvero enormi per una città come Montevarchi".
"Anche per la Ginestra, tuttavia – conclude Magini – l'intento della mozione era un altro: in primo luogo, si evidenziava la contraddizione tra le molte decine di migliaia di euro spesi solo per la Ginestra e gli irrisori investimenti che invece basterebbero per garantire un minimo di comunicazione al Consiglio comunale. In secondo luogo, si contestava la mancanza di una visione generale della città nell'azione di governo: si spendono 16mila euro all'anno solo per progettazione grafica di un massimo di venti iniziative solo per la Ginestra, quando la città possiede notevoli patrimoni culturali da promuovere come il Cassero, il Museo d'Arte Sacra e il bicentenario Museo Paleontologico. Perciò la mozione chiedeva di coordinare tutte queste strutture, inserendole in un progetto unitario di comunicazione e promozione".