Dopo gli ultimi interventi da parte delle opposizioni il sindaco di Figline Incisa chiude la polemica con “dobbiamo ai cittadini un po’ di senso di responsabilità”
Sulla vicenda della costituzione di parte civile del Comune di Figline Incisa nel processo sugli eventi alluvionali del 2013, che vede rinviato a giudizio anche l'ex sindaco Nocentini, Giulia Mugnai replica e mette la parola fine. Le opposizioni chiedono le dimissioni del sindaco, ad eccezione di Piero Caramello che condivide la posizione dell'amministrazione comunale. Il sindaco replica: "Le richieste ci fanno sorridere".
"I commenti delle opposizioni sono irricevibili. Noi abbiamo fatto questo percorso per essere presenti nel processo perchè riteniamo di dover tutelare in ogni modo l'interesse pubblico e quindi laddove ci sono danni questi devono essere riconosciuti all'amministrazione. Credo si possa sgombrare il campo da qualsiasi altro ragionamento. Noi riteniamo che queste accuse siano inostenibili e io rinnovo pienamente la fiducia alla vicesindaco Cardi".
"Si è svolta un'indagine preliminare dalla quale lei, come tutti gli altri assessori della giunta, è stata ritenuta estranea. Noi non assegnamo le responsabilità: non lo facciamo noi come amministrazione e non possono farlo i consiglieri comunali perchè sulle responsabilità si esprimeranno i giudici, la magistratura, nei quali noi abbiamo fiducia. Queste tipo di accuse le restituisco al mittente: trovo anche poco opportuno l'intervento del consigliere del Movimento 5 Stelle perchè come sappiamo ha un legame di parentela con i privati proprietari del ponte, coinvolti nel procedimento. Non ritengo che possa intervenire nella dinamica".
Poi le richieste di dimissioni: "Per quanto riguarda le discussioni sulle dimissioni: ci fanno sorridere perchè non sono certo 23 firme di iscritti al Pd che possono portare alle dimissioni di un sindaco. Io ne ho 150 in sostegno che chiedono di andare avanti e che intervenga il Pd. Chiedono la piena agibilità dell'amministrazione comunale che sta lavorando per l'interesse generale avendo anche tante opere pubbliche da realizzare. Se proprio dobbiamo fare la conta non penso che la maggioranza del partito democratico siano 20 persone".
"Io credo che si debba assicurare ai 150 iscritti una risposta concreta. Credo si debba a loro e a tutti i cittadini che ci hanno eletti un po' di responsabilità".