I fatti risalgono al 9 ottobre, ma la verità è venuta alla luce solo ieri quando l’aggredito si è svegliato dal coma farmacologico. Dopo uno scherzo, il cliente ha cosparso di benzina un dipendente di una officina di Porcellino e gli ha dato fuoco. Il 45enne di Castelfranco – Piandiscò dovrà rispondere di tentato omicidio.
Tutto sarebbe iniziato da uno scherzo. Lo scorso 9 ottobre, un dipendente di una officina a Porcellino è stato portato all'ospedale di Montevarchi per un presunto incidente sul lavoro. Ma in realtà si sarebbe trattato di un tentato omicidio.
I Carabinieri sono stati informati che all’interno di una officina al confine tra Figline e San Giovanni si era verificato un incidente sul lavoro, nel corso del quale un dipendente – di 51 anni di San Giovanni – aveva riportato gravi ustioni, mentre saldava il serbatoio di un ciclomotore, non avendo svuotato la benzina contenuta all’interno: questa era la causa dichiarata del 35% di ustioni accertate sul corpo dell'uomo dai medici della Gruccia, dove era stato direttamente portato dai presenti, senza avvertire il 118.
Per questo è stato trasferito urgentemente in elicottero al Centro Grandi Ustionati di Cesena, in “prognosi riservata”. L’operaio, allo scioglimento della prognosi, quando le sue condizioni sono migliorate, ha riferito che, in realtà, era stato aggredito da un cliente dell’officina il quale gli aveva gettato addosso del solvente, dandogli fuoco con un accendino.
A quel punto, è iniziata l’indagine dei Carabinieri di Figline e Incisa i quali hanno verificato che l’autore del fatto, un cliente e amico dell’officina, poco prima dell’episodio era stato vittima di un innocuo scherzo da parte dell’ustionato. Il dipendente dell’officina aveva incollato un pezzo di nastro adesivo sui jeans, appiccando del fuoco, subito spento da lui stesso.
Il cliente, per ripicca, non avendo gradito lo scherzo, dopo alcuni minuti aveva afferrato un secchio di diluente altamente infiammabile e lo aveva lanciato contro l’operaio, dandogli subito dopo fuoco con un accendino.
Tra il pomeriggio e la notte di ieri le forze dell’ordine hanno accertato la verità e le responsabilità: alla luce dei fatti, l’autore delle gravissime lesioni, un 45enne da Castelfranco Pian di Scò (AR), rintracciato dai Carabinieri, ha continuato a negare ogni addebito, dimostrando il suo completo mancato pentimento e cercando di sviare le investigazioni. L’uomo è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria ed accompagnato presso la casa Circondariale Sollicciano. Dovrà rispondere di tentato omicidio.