23, Novembre, 2024

Cibi sani e alimenti sicuri: oggi è la giornata della salute. Ecco come curare la propria alimentazione

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Martedì 7 aprile viene celebrata come ogni anno la Giornata mondiale della salute. Che in questo 2015 considerato l’anno del cibo, in vista di Expo a Milano, è dedicata alla sicurezza alimentare. Asl8 e Asl10 pubblicano una serie di raccomandazioni

Si celebra oggi la Giornata mondiale della salute, dedicata quest'anno, in vista della prossima inaugurazione di Expo a Milano, al delicato tema della sicurezza alimentare. “La sicurezza alimentare intesa come salubrità degli alimenti è cruciale per poter assicurare a tutti la disponibilità e l’accesso agli alimenti”, ha detto la direttrice generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Margaret Chan, in occasione della seconda Conferenza internazionale sulla nutrizione, organizzata insieme alla Fao a Roma.

Secondo l’Oms sarebbero più di 200 le malattie diffuse attraverso il cibo. E di generi i più diversi: alimenti contaminati con metalli pesanti, ad esempio, possono causare problemi sulla salute a lungo termine, come cancro e disturbi neurologici; e se una corretta preparazione dei cibi può prevenire la maggior parte delle infezioni, è altrettanto verificato che la contaminazione può avvenire in tutte le fasi della catena, dalla produzione alla raccolta, dal trattamento allo stoccaggio, dal trasporto alla distribuzione.

I controlli devono avvenire per questo lungo tutta la catena. La Asl10 di Firenze opera sul fronte della sicurezza degli alimenti con una struttura appositamente dedicata: nel corso del 2014 sono stati effettuati 1.560 accessi in stalla per controllo degli animali, 3.124 audit ufficiali con imprese del settore alimentare, eseguendo 8.367 visite su altrettanti animali per l’individuazione di malattie infettive, rilasciando 490 certificazioni, e 5.500 ispezioni su animali macellati. Sono inoltre stati eseguiti 1.802 campionamenti su alimenti, 28 ispezioni su impianti che gestiscono  sottoprodotti di origine di animale, 50  su imprese di  produzione e commercializzazione di mangimi. A questo va aggiunta l’attività in campo micologico: 41 perizie micologiche e controlli su imprese alimentari,198 categorizzazioni del rischio in imprese del settore, 282 certificazioni di funghi destinati al consumo diretto e 12 corsi in campo educativo.

E a casa propria, come si può tutelarsi dalle malattie diffuse attraverso il cibo? Dalla Asl8 di Arezzo arrivano, in occasione di questa giornata, una serie di raccomandazioni legate proprio alla salubrità del cibo. 

Igiene prima di tutto. 
Buone abitudini da seguire comprendono il lavarsi le mani prima di toccare il cibo, e sempre dopo che si è stati in bagno; tenere puliti gli utensili e i piani di lavoro che entrano in contatto con gli alimenti; lavare periodicamente il frigorifero con acqua ed un detergente idoneo; cambiare frequentemente tovaglioli e strofinacci; lavare accuratamente frutta e verdura soprattutto se consumate crude.

Separare e proteggere. 
Indispensavile mantenere piani di lavoro e utensili differenziati per i cibi crudi e cotti; nella conservazione degli alimenti, avere l'accortezza di evitare il contatto tra cibi cotti e crudi, impiegando contenitori separati; riporre gli alimenti che potrebbero gocciolare nel ripiano più basso del frigorifero. 

Cuocere alla giusta temperatura.
Portare sempre a cottura completa gli alimenti, in particolare il pollame, la carne rossa, il pesce, le uova e il latte crudo non pastorizzato; cuocere a temperature superiori ai 70°C i cibi, in particolare stufati, carni trite, rollè, carni di grossa pezzatura e pollame intero. Per accertarsi di aver raggiunto un livello di cottura adeguato, controllare che il colore della carne sia chiaro e non rosso/rosato, non solo in superficie ma anche all'interno del prodotto. 

Conservare alla giusta temperatura. 
Non lasciar sostare le pietanze cotte a temperatura ambiente ma consentire un loro raffreddamento rapido per poi riporle in frigo; non scongelare i prodotti a temperatura ambiente ma effettuare lo scongelamento in frigorifero; riscaldare sempre ad alte temperature i cibi cotti in precedenza prima del consumo.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati