Sulla vicenda dei locali delle ex scuole di Vacchereccia, dove da 15 anni svolgeva la propria attività il Collettivo Bujanov, le dichiarazioni delle due formazioni politiche
Sulla vicenda delle ex scuole di Vacchereccia, destinate dal comune ad ospitare studi medici e farmacia, con il contestuale 'sfratto' al Collettivo Bujanov che da 15 anni svolgeva qui le attività del Centro sociale, arrivano ora le dichiarazioni distinte del Movimento 5 Stelle e di Potere al Popolo.
"Per quanto riguarda la ex scuola di Vacchereccia – spiega in una nota Massimiliano Secciani, per M5S – ci siamo già espressi in comune di Cavriglia tramite il voto con i nostri consiglieri, contrari ad un aumento della cementificazione del 20% che l'amministrazione ci aveva proposto per il fabbricato dell'ex scuola di Vacchereccia. Tra l'altro in consiglio avevano affermato che il comitato aveva accettato un'altra ubicazione della loro sede in località Bomba, dichiarazioni di cui ora, evidentemente, dubitiamo visto che tra l'altro fisicamente non è ancora stato fatto niente. Tenuto conto della decisione della maggioranza Pd che svende altri patrimoni pubblici il linea con la loro politica, ma in conflitto palese con il loro passato, speriamo per lo meno in una ricollocazione del comitato quanto prima".
"Apprendiamo con stupore e indignazione che il centro sociale Don Chisciotte di Vacchereccia verrà chiuso", è invece il commento della formazione politica Potere al Popolo. "Il territorio sarà privato di una realtà unica, non soltanto in Valdarno ma anche nell’aretino, che da quindici anni porta avanti pratiche di autogestione e di autorganizzazione, completamente autofinanziate. I cittadini perderanno un punto di aggregazione e socializzazione che produce attività musicali e culturali che ancora parlano di antifascismo e anticapitalismo e che animano la zona di Vacchereccia e non solo. Verrà chiuso per far posto ad appartamenti, una farmacia e uno studio medico. Dubitiamo che le priorità degli abitanti di Vacchereccia siano nuovi appartamenti e una farmacia, pensiamo invece che si voglia dare vita ad una nuova speculazione, cogliendo anche l’occasione per far fuori una realtà e una voce indipendente e libera, certamente non gradita alla “sinistra” di potere della zona. Siamo solidali con i Compagni del collettivo Bujanov, che gestisce il centro sociale, e saremo al loro fianco per ogni decisione che prenderanno per difendere il loro spazio".
