Al palazzo del Pegaso della Regione Toscana presentate le iniziative per il centenario della nascita dell’artista. Il presidente Giani: “Venturi è uno dei grandi artisti toscani del Novecento”. A Loro sarà inaugurato il nuovo allestimento del museo a lui dedicato e la mostra ‘Paesaggi dell’anima’
Era il 6 aprile del 1918 quando, a Loro, veniva alla luce Venturino Venturi: cento anni sono passati da quella data, e oggi il comune di Loro Ciuffenna, insieme con l'Archivio a lui intitolato, sono pronti a celebrare il centenario con una serie di iniziative dedicate all'artista, scomparso nel 2002. Il programma delle celebrazioni è stato presentato in Consiglio regionale a Firenze, nel palazzo del Pegaso, alla presenza del Presidente Eugenio Giani, del sindaco di Loro Moreno Botti, e della direttrice del Museo Venturi, Lucia Fiaschi, nipote di Venturino.
“Venturino Venturi – ha detto Giani – è sicuramente uno dei grandi artisti toscani del Novecento, testimone di una toscana rurale. Nato in una famiglia povera, costretta ad emigrare. Era il padre che, dopo il lavoro in miniera, leggeva ai bambini due libri: Pinocchio di Carlo Lorenzini e la Divina Commedia di Dante”. Artista defilato e solitario, era tornato in Italia giovanissimo e aveva studiato e iniziato a scolpire prima a Firenze, poi a Milano e in altre città d'Italia. Aveva scelto Loro, suo paese di origine, per trasferirsi da adulto, e lì è rimasto fino alla sua morte.
In occasione del centenario dalla sua nascita il 7 aprile prossimo, a Loro sarà inaugurato il nuovo allestimento del museo a lui dedicato e la mostra ‘Paesaggi dell’anima’. Nella data esatta del centenario, quella del 6 aprile, i festeggiamenti sono in programma invece a Milano, nel prestigioso Museo del Duomo (qui il sito dedicato al centenario di Venturino Venturi).
“Oggi siamo quello che la storia del nostro territorio ci permette di essere. Un grande artista come Venturino Venturi ha permesso a tutti noi di vedere un mondo possibile in un modo possibile – ha sottolineato il sindaco di Loro, Moreno Botti – attraverso Loro Ciuffenna e l’intero Pratomagno. Per questo, per tutto l’anno, nella carta intestata del Comune ci sarà il logo del centenario. Gli dedicheremo inoltre una strada con il solo civico numero uno, la casa che costruì”. A questo si aggiunge un nuovo catalogo della collezione permanente delle sue opere, custodite nel Museo Venturino Venturi.
“Va sfatato il luogo comune per cui il paesaggio è ciò che si vede – è stato il commento della direttrice del Museo Lucia Fiaschi, nipote dell’artista – il paesaggio è qualcosa di molto intimo: è ciò che noi vogliamo vedere e Venturino per tutta la vita ha guardato dalla sua finestra, una finestra fisica, ma soprattutto una finestra dell’anima”. Tra le altre iniziative, anche la mostra ‘Volti/Essenze’, che propone un insolito rapporto tra le maschere ritratto in cartapesta di Venturino Venturi e le elaborazioni fotografiche di Guido Scarabottolo. Resterà aperta fino al 25 aprile.