22, Dicembre, 2024

Ceccarelli scrive a Rai Way: “Rimuovere le antenne dal Pratomagno”. Lo scorso luglio era stata organizzata una petizione

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

L’assessore regionale ha scritto all’azienda per far rimuovere le antenne della Rai, situate nei pressi della Croce restaurata tre anni fa, e ormai in disuso. La scorsa estate era partita anche una raccolta firme con lo stesso obiettivo: al momento ha già superato le mille sottoscrizioni

Togliere il ripetitore televisivo, ormai in disuso, dal crinale del Pratomagno. Lo ha dichiarato l'assessore regionale Vincenzo Ceccarelli, che nei giorni scorsi ha scritto a Rai Way per chiedere la rimozione delle attrezzature e delle strutture situate nei pressi della Croce.

"Ora che la Croce del Pratomagno è stata restaurata, dobbiamo restituire appieno il valore paesaggistico di questo luogo, così come da tempo chiesto dai cittadini e anche ufficialmente dall'Unione dei Comuni montani del Casentino". L'impianto è sul demanio regionale e risulta da tempo non più di interesse per la Rai: "Per questo riteniamo sia giunto il momento di tornare a valorizzare questo luogo eliminando attrezzature ormai inutili e certo non belle a vedersi", ha dichiarato Ceccarelli.

Già l'estate scorsa era stata attivata una petizione a cura del Comitato Pro Pratomagno composto da alcune associazioni, proloco e attività commerciali della zona, con in testa lo Chalet Da Giocondo e la Brigata di Raggiolo, che al momento ha già superato le mille sottoscrizioni. Obiettivo era far abbattere la struttura e bonificare il paesaggio. Gli organizzatori avevano già individuato anche una ditta specializzata disposta a compiere il lavoro gratuitamente, in cambio dei materiali ferrosi, e avevano contattato anche la Rai a Roma, ma senza ricevere risposta.

Il crinale del Pratomagno, che rappresenta un luogo di elevato valore ambientale e paesaggistico, è stato definito area di pregio anche nel "Piano di indirizzo territoriale con valenza di piano paesaggistico" approvato a marzo del 2015 dalla Regione Toscana.

 

Articoli correlati