La prima cittadina, che già in Consiglio comunale aveva denunciato la ‘sparizione’ del progetto dal Rendis, il documento dal quale il Ministero seleziona i lavori da finanziare, è tornata sul tema delle casse di espansione. “La messa in sicurezza del territorio è una priorità. E per Valdilago a maggior ragione: senza la cassa, non si potranno aprire le case popolari”
"Per noi la cassa di espansione di Valdilago è una priorità assoluta: siamo pronti con i progetti e i 700mila euro quota parte del comune, aspettiamo soltanto che Regione o Ministero cofinanzino l'opera". Così il sindaco di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini, è tornata sul tema delle casse di espansione e della messa in sicurezza del territorio comunale, dopo che in Consiglio comunale aveva informato i consiglieri sull'episodio della 'sparizione' del progetto dal Rendis, il documento per attingere ai fondi statali.
"Non solo si tratta di una priorità perché l'area di Levanella è un'area urbanizzata e industrializzata – ha spiegato Chiassai – ma dobbiamo ricordare che, in più, in quella zona sono state costruite e già completate le nuove case popolari: 24 alloggi di edilizia residenziale pubblica che non potranno ricevere l'agibilità senza la cassa di espansione, e quindi non potranno essere aperti".
La cassa di espansione di Valdilago, in parole povere, è indispensabile per poter aprire le porte di 24 case popolari già pronte, ma non agibili. "Per questo per noi è importante che si trovino i cofinanziamenti necessari", ha aggiunto Chiassai. Manca circa 1 milione di euro, infatti: "Avevamo provato la strada di inserire quest'opera nell'accordo di programma del '99 per Scrafana e Pestello, ma dopo mesi di confronti la Regione ha affermato che non era possibile. Ora ci proviamo con il Dods e il Rendis, cioè i due documenti con cui si attinge a possibili finanziamenti regionali o ministeriali per la sicurezza del territorio", ha spiegato la prima cittadina.
Discorso diverso, invece, per Scrafana e Pestello, le casse che dovrebbero mettere in sicurezza il centro storico. "Dopo venti anni, ci siamo presi l'impegno di progettare le opere, per le quali l'accordo risale addirittura al 1999. Non accetto dunque che mi si muovano critiche in questo senso: in venti anni, nessuna amministrazione di Montevarchi è stata capace di onorare gli impegni e accantonare i 900mila euro necessari per realizzare l'opera. Ora noi ci proviamo, ripartendo dalla progettazione".