Realizzare la cassa di espansione permetterà di ‘sbloccare’ le case popolari già realizzate e, in un prossimo futuro, anche la nuova primaria di Levanella. Il comune aveva pronti progetto e uno stanziamento da 700mila euro già dal 2017
Un finanziamento da 1 milione e 350mila euro, come preannunciato lo scorso luglio, è finalmente arrivato al Comune di Montevarchi: sono le risorse assegnate dal Piano nazionale 2019 per la mitigazione del rischio idrogeologico per realizzare la cassa di espansione di Valdilago. Potranno quindi prendere il via le procedure di gara per l’affidamento dei lavori, previsti per febbraio 2020.
Soddisfazione è stata espressa dal Sindaco Silvia Chiassai Martini che, dall’inizio del mandato amministrativo, si è battuta per il reperimento delle risorse necessarie: il comune, dal canto suo, si era detto pronto già dal 2017, con il progetto esecutivo e un fondo da 700mila euro che costituisce la quota parte del comune, quella già prevista a suo tempo a carico del privato lottizzante della zona, che però non ha mai portato a compimento l'impegno.
"La realizzazione della cassa di espansione di Valdilago – ha ribadito Chiassai – è una priorità legata alla messa in sicurezza idraulica dell’abitato di Levanella e delle numerose e importanti attività produttive della zona. Finalmente abbiamo la possibilità di risolvere anche l’emergenza di realizzare la nuova scuola nell’area già individuata e di aprire i 24 alloggi di edilizia residenziale pubblica. Dopo 20 anni, questa Amministrazione comunale risolve concretamente il problema del rischio idraulico di questa zona, trovando le risorse per la messa in sicurezza del territorio. Il Comune di Montevarchi era pronto, già da fine 2017, con i progetti esecutivi della cassa e i 700mila euro a bilancio, che il comune anticiperà al posto dei privati per sbloccare una situazione impantanata da troppi decenni".
"A dicembre 2017 – ricorda il sindaco – avevamo fatto richiesta prima alla Regione per il cofinanziamento dell’opera, la quale non ci ha concesso la cifra necessaria; quindi abbiamo partecipato all’opportunità offerta dal Ministero preposto, attraverso il Rendis (Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo), che ci ha concesso il finanziamento richiesto. Per questo motivo, il risultato non era scontato, ma il frutto di caparbietà e perseveranza. Oggi le risorse sono a disposizione del Comune per realizzare un’opera straordinaria e di interesse principale per la comunità".