20, Aprile, 2024

Carri ferroviari fermi alla stazione, Vadi: “Situazione insostenibile. Nonostante l’ordinanza del Comune la situazione non si sblocca”

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“Siamo davvero molto preoccupati. La giornata di ieri è passata nel silenzio più totale, senza nessun segnale da parte delle autorità competenti su questa vicenda e la notte, con le alte temperature e l’impossibilità per i residenti vicino alla stazione di aprire le finestre per il puzzo insopportabile, è stata un incubo”. Con queste parole il sindaco di San Giovanni Valentina Vadi torna sulla vicenda dei carri merci che stazionano, per un motivo non programmato, nella stazione cittadina. Una vicenda ancora irrisolta nonostante l’ordinanza del Comune ed il sequestro da parte di Arpat.

I carri ferroviari, con copertura telonata, contenenti container di rifiuti urbani, sono trasportati da Mercitalia Rail Srl ed il proprietario dei container è l’impresa Enki Srl. A causa dell’alta temperatura di questi giorni dai vagoni ha iniziato a gocciolare percolato provocando un cattivo odore, insopportabile per la zona. Residenti, proprietari di attività commerciali, i pendolari di passaggio alla stazione, studenti e docenti della vicina università hanno lamentato odori nauseabondi. Coloro che abitano nelle prossimità della stazione sono obbligati a sopportare un odore acre ed intenso e sono impossibilitati ad aprire le finestre.

Il Comune, dopo i sopralluoghi di lunedì primo agosto, ha provveduto a emanare un’ordinanza contingibile ed urgente (ai sensi dell’art. 50 del Dlgs 267/2000) intimando al proprietario dei container Enki Srl ed al trasportatore Mercitalia Rail Srl l’immediato ripristino delle condizioni di sicurezza dei container per prevenire potenziali inquinamenti. L’ordinanza, oltre che ai destinatari, è stata notificata ad Arpat, Ausl Toscana Sud Est, Procura della Repubblica (al magistrato di turno) ed alla Prefettura (quale attività di governo). Arpat, nella serata di lunedì, ha inoltre disposto il sequestro probatorio del convoglio per consentire al magistrato di effettuare gli accertamenti necessari, affidandone la custodia a Rfi in quanto gestore dell’infrastruttura dove stazionano i carri ferroviari.
Ma nel corso dell’intera giornata di ieri non è emersa alcuna novità.

“I container sono stati posti sotto sequestrato su iniziativa del magistrato di Arezzo e non possono essere sigillati da Rfi che li ha in consegna, continuano a perdere percolato, oltre che mandare un odore insostenibile. Mi appello nuovamente – insiste il sindaco di San Giovanni – alle autorità competenti, prima di tutto alla Procura di Arezzo, alla Prefettura di Arezzo, ad Arpat, alla Asl Toscana Sud Est perché si adoperino per spostare dalla stazione di San Giovanni Valdarno i vagoni con i rifiuti. Invito tutti di persona a recarsi a constatare con i propri occhi la situazione e a sentire l’odore acre che ogni giorno chi vive vicino alla stazione è obbligato a sopportare. E’ una situazione straordinaria e del tutto inattesa ma i disagi che provoca non possono assolutamente ricadere tutti sulle spalle dei sangiovannesi. Si trovi al più presto una soluzione e si spostino quei vagoni prima che la situazione si aggravi ancora di più di quanto già critica è adesso in termini igienico-sanitari e di ordine pubblico”, ha concluso il sindaco

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