Una serie di segnalazioni segnalate dall’associazione dei dializzati ai sindaci valdarnesi. Ora la questione arriva in Consiglio comunale a Montevarchi con una interrogazione di Bucci: “Cosa intende fare il sindaco per risolvere queste criticità?”
Mancanza di posti auto riservati, carenza di personale, materiale vecchio: i problemi del centro di dialisi dell'ospedale del Valdarno sono evidenziati da coloro che lo utilizzano quotidianamente, i dializzati rappresentati dall'omonima associazione valdarnese. Che ha chiesto ai sindaci di andare a verificare di persona.
Le segnalazioni dei pazienti sono state raccolte in una interrogazione presentata a Montevarci dal consigliere Luciano Bucci al sindaco Grasso. "Il primo cittadino si è guardato bene dal rispondere agli inviti che l’associazione ha rivolto ai sindaci di zona a più riprese. Allora sopperiamo noi nell’informarlo con le notizie avute dall'associazione che raccoglie pazienti sottoposti a questa cura salvavita".
"Mancano spazi di parcheggio riservati per coloro che settimanalmente devono sottoporsi a dialisi. Una criticità che riguarda più in generale tutti coloro che sono riconosciuti portatori di handicap e che hanno il relativo contrassegno sulle auto. Mancanza dovuta non solo all’oggettiva insufficienza dei posti di parcheggio, ma anche agli abusi nell’utilizzo di quelli che ci sono. Pare che quella sia terra di nessuno: il comune non ha alcuna titolarità nel controllo e l’Asl pare disinteressarsene".
"Si evidenzierebbe poi – si legge ancora nel testo – una carenza nell’organico di personale infermieristico in quanto, a fronte della necessità di 15 unità per coprire il fabbisogno di turnificazione e rotazione complessiva ne sarebbero in forza solo 13. Pare inoltre annunciata la collocazione a riposo dell’attuale caposala e il suo posto sarebbe ricoperto da una infermiera in organico alla dialisi, il che abbasserebbe l’organico a 12 unità. Chiediamo al sindaco di sottoporre la questione ai vertici Asl".
L’associazione dializzati, in base ai contatti diretti con i pazienti, annuncia inoltre che è ipotizzabile nel brevissimo periodo la necessità di dover dare risposte ad altri 20 pazienti che sarebbero in procinto di essere sottoposti a dialisi: ulteriore aggravio, dunque, delle difficoltà oggettive attuali. "Inoltre – aggiunge Bucci – si chiede se non si ritiene che sia giunto il momento, specie dopo i roboanti proclami dei vertici Asl sulla modernità delle attrezzature, sostituire i letti di dialisi che hanno antiquate bilance meccaniche, anche di difficile controllo a distanza relativa, con altri dotati di bilance elettroniche".
"Considerato infine che da qualche tempo gli ambulatori di dialisi sono stati portati all’esterno dei locali del reparto vero e proprio e che, stante la presenza di un solo medico in turno, questi è costretto ad operare nei giorni di dialisi sia in reparto che negli ambulatori, chiediamo se non si ritiene di intervenire presso i vertici Asl per risolvere il problema evidente. O con l’implementazione di un medico o, quantomeno, con il riaccorpamento logistico di reparto e ambulatori".