22, Luglio, 2024

Caos organici nelle scuole, mancano ancora le assegnazioni definitive. Corsa ai supplenti nell’incertezza

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Anche le scuole superiori del Valdarno fanno i conti con un ritardo enorme nell’assegnazione dei docenti. I dirigenti scolastici hanno fatto ricorso alle supplenze per coprire le cattedre vuote: ma alcuni di questi insegnanti potrebbero andarsene nel giro di un mese

È passato quasi un mese, dall'inizio della scuola. Ma in molte classi delle scuole superiori non si sa ancora quale sarà il docente di una o più materie. Colpa di un ritardo clamoroso nel completamento delle liste degli aventi diritto: negli uffici scolastici provinciali si lavora ancora, fra esiti del concorso e richieste di provvisoria assegnazione che hanno complicato tutto. 

Il risultato? Ai dirigenti scolastici è toccato il compito di nominare, anche a scuola già iniziata, una schiera di supplenti. Alcuni dei quali, però, forse non dureranno più di un mese. Insomma: un anno scolastico che si è aperto nella più totale incertezza. "Non solo i docenti, ma anche gli studenti e le famiglie sono comprensibilmente spaesati, e si rivolgono a noi dirigenti scolastici. Ma noi non possiamo far altro che attendere le assegnazioni definitive e nel frattempo garantire l'attività didattica", spiega il professor Lorenzo Pierazzi, dirigente scolastico di Itis Ferraris, Itc Severi e Ipsia Marconi di San Giovanni. 

"Noi abbiamo completato l'organico con i supplenti, non sappiamo però se questi rimarranno effettivamente fino alla chiusura dell'anno scolastico. Il quadro preciso lo avremo quando ci saranno tutte le nomine degli aventi diritto, e ci hanno assicurato che avverrà al massimo entro la fine di ottobre", conclude Pierazzi. 

È la stessa situazione che si delinea al Vasari di Figline, uno degli istituti superiori più grandi del Valdarno. Il dirigente scolastico Alessandro Papini, arrivato quest'anno alla guida dell'istituto figlinese, ammette: "È stato un inizio di anno scolastico complicato. La prima preoccupazione che ho avuto è stata di sistemare la questione sostegno: già venti giorni fa ho dato mandato per le nomine, perché si evitassero situazioni di emergenza. Considerato che abbiamo 87 ragazzi con necessità di sostegno, su 65 classi in tutto, è stata fin da subito una priorità". 

A caduta, sono stati nominati anche gli altri supplenti. "Ma è un lavoro complesso, si incrociano le graduatorie e si cercano professori disposti a venire a insegnare senza nemmeno sapere per quanti giorni, in sostanza. Perché se poi arriva l'assegnazione definitiva, il docente avente diritto prende il loro posto, magari dopo un mese. Il lavoro è in divenire, sono una quindicina le cattedre scoperte. Nel frattempo – conclude Papini – voglio rassicurare ragazzi e famiglie: la didattica è stata fissata a livello di istituto, i programmi non subiranno conseguenze da questo punto di vista". 

Anche all'Istituto Varchi la situazione è complessa. "Siamo ancora in cerca di 15 insegnanti per il sostegno – spiega il Dirigente scolastico, Nedo Migliorini – purtroppo siamo riusciti a individuarne per ora solo due, seguendo le graduatorie incrociate. Nel frattempo, quelli in organico coprono al massimo possibile le ore in modo da garantire il sostegno dove serve".

Qualche carenza ancora anche sul fronte docenti: "Di quelli che abbiamo nominato all'inizio dell'anno scolastico, una quindicina ha chiesto l'assegnazione altrove. È un loro diritto, ma per noi è stato un ulteriore aggravio della situazione, già resa complicata dai ritardi dei provveditorati per via delle richieste di assegnazioni provvisorie. Ad oggi, abbiamo quattro o cinque classi con orario ridotto e provvisorio, su un totale di oltre sessanta, in attesa della nomina di supplenti fino agli aventi diritto. Ci hanno garantito però che la situazione si dovrebbe sbloccare, almeno sul fronte delle assegnazioni, entro la fine di ottobre", conclude Migliorini. 

Va un po' meglio ai Licei di San Giovanni, dove il dirigente scolastico Claudio Ermini spiega: "Da noi, le nomine definitive mancano soprattutto nel settore del sostegno. Sono una dozzina quelle che aspettiamo, ovviamente abbiamo sopperito con le supplenze. L'organico lo abbiamo completato così, e siamo già con l'orario definitivo: in attesa che arrivino gli aventi diritto. Ma per quanto riguarda le cattedre, sono soltanto quattro o cinque quelle che aspettano l'assegnazione, e dunque per le quali il supplente potrebbe andare via nel giro di poche settimane". 

 

Ha collaborato Monica Campani

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati