Da anni il ponte che separa i comuni di Rignano e Reggello deve essere messo in sicurezza, ma niente per il momento è stato fatto. E Andrea Calò torna all’attacco: “Vicenda sconcertante. Chi sta barando?”
Nessuna traccia del cantiere sul ponte mediceo di San Clemente. E Andrea Calò presenta un’interrogazione urgente a Reggello: “Il ponte è gravemente lesionato da 5 anni. La vicenda è sconcertante per questo chiedo alle istituzioni responsabili di rimuovere ritardi, inadempienze e responsabilità”.
“Tutto è ancora avvolto nella più totale oscurità e nel più desolante mistero il definitivo recupero funzionale/strutturale e messa in sicurezza del Ponte Mediceo di S.Clemente gravemente lesionato da 5 anni, che separa e unisce i Comuni di Reggello e Rignano sull’Arno. L’avvio dei cantieri per consolidare l’infrastruttura e ripristinare la funzionalità di quest’opera strategica sono ancora lontani da venire. Una vicenda sconcertante e poco decorosa e che non mette al riparo dalle responsabilità nessuna delle istituzioni coinvolte in queste pessime performance gestionali” sottolinea Calò.
“Tutto sembrava pronto per partire il 22 settembre 2014 quando la costituente città metropolitana ex provincia di Firenze a conclusione delle rocambolesche vicende che riguardarono il progetto, l’espletamento della gara, il sospirato affidamento dei lavori e per non farci mancare niente anche la messa in regola dell’impresa vincitrice dell’appalto, diramò un comunicato con il quale annunciava indagini preliminari all’apertura del tanto atteso cantiere”.
Come denunciato da Valdarnopost, dopo nessuno ha saputo più niente. “Il ponte è ancora lì gravemente lesionato e con la solita strettoia che continua a intralciare una libera circolazione e viabilità, sottoponendo la popolazione e le varie attività commerciali e produttive a disagi e criticità. I tecnici responsabili dell’esecuzioni degli interventi rassicurarono l’opinione pubblica che il cantiere sarebbe stato aperto il 22 ottobre, cosa che puntualmente non si è verificata. Dunque c’è da capire chi sta barando: L’impresa? I responsabili tecnici dei lavori mai avviati? L’ex Provincia di Firenze la cui giunta è ancora in carica? I sindaci di Reggello e Rignano sull’Arno?” attacca il consigliere di opposizione
“Eppure dopo qualche timida protesta- con molte chiacchiere e poco distintivo- realizzata sul ponte “dei Sospiri” dal Sindaco di Rignano sull’Arno ci aspetteremmo che la medesima traslochi nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio sede della Città metropolitana proprio alla ricerca un interlocutore che dica come stanno realmente le cose rompendo così il clima di assordante silenzio che grava sul definitivo ripristino del Ponte di S. Clemente” conclude Calò che chiede adesso al Comune di Reggello di fare chiarezza.