08, Novembre, 2024

Cadla-Duegi, l’assessore regionale Simoncini ha incontrato i vertici aziendali. “Preso atto delle difficoltà, nuovo punto della situazione a settembre”

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

La vertenza riguarda 36 punti vendita Despar ed Eurospar in tutto il centro Italia, compresi quelli di Figline, San Giovanni e Montevarchi, oltre al magazzino centrale di Arezzo. Dal mese di agosto partita la cassa integrazione

"Prendiamo atto della situazione, chiediamo all'azienda di proseguire sulla strada delle trattative di vendita". Questo, in sintesi, il commento dell'assessore regionale al lavoro Gianfranco Simoncini, che ieri ha incontrato i vertici dell'azienda Cadla, il gruppo aretino che gestisce una rete di piccoli supermercati diffusi su quattro regioni, oltre ad una piattaforma logistica ad Arezzo per un totale di circa 600 dipendenti. All'incontro hanno partecipato anche i rappresentanti di Comune e Provincia di Arezzo.

"Abbiamo preso atto – ha detto l'assessore – delle difficoltà dell'azienda e delle trattative in corso per trovare nuovi investitori e salvaguardare così l'attività di vendita e l'occupazione, e dei tentativi che si stanno facendo. Abbiamo chiesto all'azienda di insistere su questa strada, affrontando in particolare la questione del magazzino". Nel corso dell'incontro è stato programmato un nuovo incontro a settembre, per fare il punto della situazione.  

La vertenza Cadla e Duegi riguarda 36 punti vendita Despar ed Eurospar del centro Italia, tra cui quelli di Figline, Montevarchi e San Giovanni. Una parte di questi (si parla di 15) dovrebbe passare sotto Conad Tirreno, probabilmente entro qualche settimana. Altri (oggi sembrerebbe 8) andrebbero a Conad Umbria. Restano fuori almeno una dozzina di punti vendita, più la questione del magazzino centrale di Arezzo e della logistica. Dall'inizio di agosto i dipendenti Cadla, intanto, sono in cassa integrazione.

Il caso Despar si lega, oggi, a quello dei supermercati Il Centro (di cui Cadla era uno dei principali fornitori), in fallimento e già chiusi dall'inizio del mese. Lo scorso 1 agosto, l'assessore Simoncini ha inviato una lettera al Ministero del lavoro per sollecitare la rapida definizione delle procedure per la Cassa integrazione straordinaria a favore dei 130 dipendenti della catena di supermercati, che contavano punti vendita anche a Cascia, Castelfranco e Pian di Scò. 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati