Le opposizioni di Montevarchi all’attacco della giunta Chiassai sulla questione del progetto per la bretella di collegamento fra viale Matteotti e il ponte Leonardo. In una nota congiunta, i gruppi Avanti Montevarchi Europa Verde, Impegno Comune e Partito Democratico criticano diversi aspetti del progetto. “L’assemblea pubblica convocata in fretta e furia da un sindaco che fino ad oggi si era ben guardata di favorire la necessaria partecipazione ad un progetto che prevede di convogliare una parte consistente del traffico cittadino ed extracittadino su viale Matteotti, via Amendola e via della Costituzione la dice lunga sul modo di agire di un sindaco che poco guarda al futuro della città e a risolvere i problemi con un arco temporale ampio”, scrivono le opposizioni.
“Prima di far atterrare una variante in una zona congestionata come quella del Peep, dove sorgono scuole, impianti sportivi e abitazioni – continua la nota congiunta dei gruppi di opposizione – sarebbe necessario una condivisione anziché guardare all’io e alla voglia apparire perché certe opere che cambiano il volto della città devono avere una prospettiva lunga. Un sindaco che si presenta con ben 45 minuti di ritardo perché, parole sue, doveva effettuare un sopralluogo insieme ai progettisti per dare risposte ai cittadini, dimostra non solo poco rispetto per gli intervenuti, ma anche un misto tra improvvisazione e carenze progettuali; inoltre, giustificandosi sul fatto che ‘non esistono alternative’, ha chiuso a discussioni per doverose modifiche e migliorie”.
“L’aretino assessore Piomboni – si legge ancora nel testo – di fronte alla richiesta dei cittadini che venga eseguito prioritariamente il sottopasso alle Tre Case verso via Pacinotti ha affermato la non fattibilità per problemi idrogeologici portando a testimonianza le case Inacasa della Ginestra, ubicate in un contesto e luogo molto diverso. Sicuramente sarebbe opportuno che l’assessore invece di trovare giustificazioni poco credibili prendesse in considerazione il progetto esecutivo del sottopasso a suo tempo realizzato dal prof Ghinelli e l’ing. Sacchetti che da tempo è presente in comune. Forse Chiassai e Piomboni nutrono poca fiducia in Ghinelli ma riteniamo grave che in questi 9 anni invece di cercare finanziamenti per quel progetto esecutivo abbiano voluto perseguire una variante che stravolge quanto pianificato e porta problemi di traffico su un’area molto sensibile”.
“Purtroppo – conclude la nota – come al solito tutto si è trasformato in una passerella autoreferenziale, dove le critiche e i dubbi sollevati dai residenti sono stati liquidati dal Sindaco e dal progettista affermando che quella proposta è l’unica scelta, senza mettere a disposizione alternative con costi di realizzazione e contraddicendosi quando è stato affermato che la realizzazione del sottopasso è stata abbandonata nel 2010 quando invece gli atti pianificatori del Comune dimostrano il contrario. Oggi il Sindaco dia quelle risposte che abbiamo richiesto e si assuma le sue responsabilità, evitando di attribuire colpe ad altri, e apra ad un confronto per rivedere il progetto. Noi continueremo a stare dalla parte dei cittadini e dei residenti, chiedendo trasparenza e partecipazione rendendo pubblici i progetti con tutti gli studi sul traffico e sugli impatti per avviare un necessario e doveroso confronto su scelte che, a differenza di quanto asserisce il progettista, afferiscono alla politica. Ai cittadini, cosa questa purtroppo non fatta, occorre permettere di avviare una fase dove possano proporre le necessarie e legittime osservazioni di fronte ad un’opera che dalla breve presentazione è molto invasiva e non è corredata da studi di traffico. Rispetto ad un progetto che la Provincia sta perseguendo sulla base di una convenzione con il Comune voluta da Silvia Chiassai Martini, crediamo che il Presidente della Provincia non si possa esimere dal favorire la necessaria partecipazione e da un suo impegno in prima persona”.