Nel prossimo mese di luglio scadrà il permesso a costruire per questo il gruppo consiliare Per un’altra San Giovanni – FI chiede al sindaco, con un’interpellanza, quale sarà il futuro dell’ex ospedale Alberti
Nel mese di luglio scadrà il permesso a costruire per Borgo Arnolfo. L'amministrazione comunale di San Giovanni, se le aste continueranno ad andare deserte, rientrerà in possesso della struttura che si trova nell'area dove un tempo sorgeva l'ospedale Alberti. Il gruppo consiliare Per un'altra San Giovanni – FI , che in passato ha chiesto una Commissione speciale d'indagine sulla vicenda, chiede al sindaco quale sarà il futuro dell'immobile.
Nel prossimo consiglio consiliare, infatti, la Lista civica presenterà un'interpellanza per sapere "quali azioni intende intraprendere l’A.C. qualora non andassero a buon fine le eventuali prossime aste entro luglio 2017, dato che l’area di Borgo D’Arnolfo, tornando di proprietà del Comune, l’A.C. dovrà decidere quali alternative adottare sul futuro dell’area (cambio di destinazione dell’area, modifica del progetto originario o demolizione della struttura) al fine di sanare questa grave ferita urbanistica ed ambientale della nostra città".
Per un'altra San Giovanni – FI continua ricordando che la realizzazione dell'immobile, destinato a complesso commerciale e residenziale dal 2007, è stata interrotta nel 2010 e che da allora l'area vive nel più assoluto degrado. Le aste giudiziarie, partite da una base di 6.800.000 euro arrivata adesso a 3.500.000, al momento sono andate deserte.
"Ad oggi non si é ancora riunita la IV Commissione consiliare permanente per approfondire tutta la vicenda Borgo D’Arnolfo, nonostante nel C.C. del 27 ottobre 2016 il Gruppo Pd si sia preso l’impegno a stretto giro di convocare questa commissione a seguito della non approvazione da parte della maggioranza, di una mozione presentata dal nostro gruppo consiliare per l’istituzione di una Commissione Speciale di Indagine e di Studio per affrontare in tutto tondo la questione Borgo D’Arnolfo, e soprattutto per analizzare le diverse ipotesi sul futuro dell’area con l’ausilio anche di tecnici specialisti esterni".