A Castelfranco l’incontro con il Forum Movimenti per l’Acqua pubblica, e la rappresentante Rossella Michelotti. Decine le famiglie che hanno ricevuto la richiesta di pagamento, per le annualità 2012/14, di arretrati per depurazione e fognatura. Decise azioni di protesta
I cittadini di Castelfranco scendono in campo con azioni concrete contro le richieste di arretrati presentate da Publiacqua in queste settimane. Ieri, durante un'affollata assemblea con il Forum per l'Acqua pubblica, alla presenza della referente valdarnese Rossella Michelotti, tante famiglie hanno deciso di far partire un reclamo formale, ma anche di mettere in campo altre iniziative.
Il 'caso' di Castelfranco è partito dalle bollette, appena arrivate, in cui si richiede il pagamento per il canone di depurazione relativo al periodo 2012/14, indicando che "i servizi addebitati in bolletta non erano coerenti con in servizi erogati, e che le utenze del paese usufruivano dei servizi previsti dalla legge 13/2009 e che pertanto nel 2019 venivano addebitati i servizi goduti e non pagati nelle annualità 2012/2014". Il riferimento è all'adeguamento dell'impianto di depurazione di Lagaccioni, a cui dovrebbe essere allacciato anche il servizio di Castelfranco: annunciato più volte, dal 2014 al 2019, e ancora non realizzato.
Per questo, come ha ribadito anche la rappresentante del Forum, è da ritenersi "chiaramente illegittimo l'adeguamento tariffario richiesto ad utenti che non usufruiscono di alcun servizio ex Legge 13/2009". Da qui la decisione di prendere tre iniziative: prima di tutto, un reclamo scritto a Publiacqua che da anni continua a chiedere i soldi in bolletta per progettare il servizio di depurazione per Castelfranco ma senza rispettare i tempi di realizzazione delle opere. I moduli sono al momento presenti al Circolo Arci, compilabili indicando nome e cognome e numero utenza della bolletta.
Poi, tra le azioni proposte anche quella di "sospendere il pagamento dell'ultima bolletta che contiene gli arretrati per il pagamento della depurazione (servizio non attivato), per gli anni 2012/2014; un segnale di protesta, che resta comunque personale e facoltativo; infine, presentare un ricorso-pilota al Giudice di Pace, per richiamare Publiacqua alle proprie responsabilità e definire così l'illegittimità degli importi richiesti".
Presente alla riunione anche il Sindaco di Castelfranco Piandiscò, Enzo Cacioli, al quale è stato richiesto un intervento forte nei confronti di Publiacqua "affinché sia posta fine a questa ingiustizia e siano tutelati i diritti dei cittadini che da anni pagano per un servizio inesistente".