Le organizzazioni sindacali in maniera compatta hanno ribadito la loro richiesta. Dal canto suo l’azienda, in una nota, afferma: “Occorre condividere al più presto un percorso per la realizzazione del piano sociale. Abbiamo presentato un Advisor specializzato per ricollocamenti e reindustrializzazione”
Passaggio tecnico amministrativo, oggi, al tavolo in Regione per la vicenda Bekaert. Presenti le organizzazioni sindacali, che si sono mostrate con un fronte compatto, e i rappresentanti dell'azienda.
Dal canto loro i sindacati, che domani organizzeranno l'assemblea in fabbrica, hanno ribadito le due richieste imprescindibili: "Immediata convocazione al Mise per discutere del Piano di reindustrializzazione e di eventuali ammortizzatori sociali; e ulteriore sospensione dei termini della procedura di licenziamento collettivo".
L'azienda, ferma invece sulle sue posizioni (che non contemplano sospensioni della procedura), ha presentato la Società Sernet come Advisor specializzato per ricollocamenti e reindustrializzazione, e in una nota spiega: "Dopo la sospensione della procedura disposta nel mese di agosto, il confronto tra le parti è ripreso con la presentazione dell’Advisor specializzato, che accompagna il percorso di attuazione del piano sociale".
"In caso di accordo – prosegue la nota di Bekaert – il piano prevederebbe strumenti e attività finalizzati al ricollocamento dei lavoratori e alla reindustrializzazione del sito e vede la partecipazione attiva, nel rispetto delle reciproche competenze, di tutti i soggetti coinvolti (Azienda, Istituzioni, Sindacati e Dipendenti). Il piano è accompagnato anche da misure di incentivazione all’esodo. La Società si è inoltre resa disponibile, nell’ambito di un accordo con i sindacati, a mantenere in funzione il sito anche nella seconda metà dell'anno fino al mese di dicembre. L’Azienda si è resa disponibile a spiegare i dettagli del piano ed auspica quindi la ripresa del confronto al più presto".
Dopo l'incontro, il segretario della Fiom Cgil Daniele Calosi ha commentato: "Stamani in Regione per l’incontro al tavolo procedurale con Bekaert abbiamo firmato un verbale di incontro che riporta la posizione unitaria delle organizzazioni sindacali e quella dell’azienda. che continua con tutta l’arroganza a confermare la non disponibilità alla proroga dei termini chiedendoci di mitigare i licenziamenti senza cassa integrazione e poi parlare di reindustrializzazione. Il Governo, il ministro in persona ha promesso di attivare con decreto la cassa integrazione, ragione per cui la sede per fare una discussione vera deve essere il tavolo ministeriale. No ai licenziamenti si alla salvaguardi di 318 lavoratori".
Posizione simile espressa dal segretario della Fim-Cisl Toscana, Alessandro Beccastrini: "Per la Bekaert di Figline è fondamentale che entro la prossima settimana arrivi una convocazione dal governo, altrimenti dovremo andare noi a Roma a ricordare al ministro e al governo che qui si sta giocando il futuro di 318 famiglie. Il 14 agosto il ministro Di Maio, davanti ai cancelli Bekaert, ha promesso la reintroduzione della cassa integrazione per cessazione di attività. Di quell’intervento legislativo non abbiamo saputo più nulla. Intanto il tempo scorre, l’azienda ha ribadito anche oggi l’indisponibilità a qualsiasi proroga dopo il 3 ottobre e noi ancora non abbiamo ricevuto alcuna convocazione per affrontare il problema al ministero. Nelle prossime ore faremo nuovamente una richiesta ufficiale di convocazione, ma se questa non arriva a strettissimo giro, dovremo andare a Roma con i lavoratori a chiederla direttamente sotto la sede del Ministero".