22, Luglio, 2024

“Basta classi pollaio, servono pi risorse e pi personale”: lettera della Presidente della Conferenza dell’istruzione

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Adele Bartolini ha scritto all’Ufficio scolastico regionale: in Valdarno fiorentino e nella zona fiorentina sud-est sono diverse le criticit, con il rischio di vedere tagliate classi oppure ridimensionato il personale

Non solo il taglio di una classe della scuola primaria di San Biagio a Figline: nella zona fiorentina sud est, di cui fanno parte i comuni del Valdarno fiorentino, sono numerose le criticità che emergono in vista della ripresa dell'anno scolastico, a settembre. Un'altra potrebbe essere perduta alla primaria Petrarca di Incisa, che fa parte del Comprensivo di Rignano e Incisa, mentre il Comprensivo di Reggello teme un taglio al personale non docente, oltre al rischio di perdere ore di arricchimento dell'offerta formativa. 

Per questo Adele Bartolini, assessore al comune di Reggello ma anche Presidente della Conferenza dell'Istruzione della Zona fiorentina sud est, ha deciso di scrivere all'Ufficio scolastico regionale, chiedendo una maggiore attenzione in termini di risorse e di personale. "Daremo battaglia per il diritto all’istruzione migliore possibile per le nostre bambine e i nostri bambini! Non si può pensare in un momento come questo, in piena pandemia, di ridurre l'offerta formativa scolastica, sia in termini di ore che in termini di cancellazioni di classi. Non solo chiediamo che vengano mantenute le risorse covid, anche per quanto riguarda il personale ATA, ma vogliamo che si vada in futuro verso la direzione della riduzione del numero dei bimbi e delle bimbe per classe e verso la possibilità di un'offerta formativa più variegata ed ampia, sia in termini di tempo scuola, che in termini di materia curriculari". 

Nella lettera, Bartolini ricorda come "la Zona F.na Sud Est è un’area estremamente vasta ed eterogenea, che si spinge dal Chianti al Valdarno Fiorentino, caratterizzata da un contesto territoriale a prevalenza rurale, collinare e, nel caso di Reggello, anche pedemontana, con Comuni contrassegnati da frazioni e piccoli centri abitati Iontani tra di loro e mal collegati, spesso dlfficilmente raggiungibili con l’ausilio dei mezzi pubblici", e questo comporta la presenza, soprattutto per l'infanzia, "di scuole di dimensioni limitate" e quindi "l’attribuzione di organico, in particolare ATA, assegnato in base al numero degli studenti, sia del tutto insufficiente per rispondere a tale specificità". 

Non è solo questione di territorio, però: "è necessario tenere presente anche la situazione che stiamo vivendo a causa della pandemia da Covìd-19. E’ infatti altamente probabile che le attività didattiche riprendano, anche per il prossimo anno scolastico, con le stesse modalità di quello attuale, ma con l’aggravante rappresentata dall’incertezza sulla posslbilità di contare o meno sull’aiuto del cosiddetto 'organico Covid'.  Appare evidente che tagli operati sul numero di sezioni e classi o sugli organici dei vari istituti comportino la creazione di sezioni più numerose, che proprio in virtù della fase attraversata dal nostro Paese, appaiono incompatibili con gli interventi volti a contrastare la situazione pandemica". 

Per questo, la richiesta all'Ufficio scolastico regionale è di "non impoverire, proprio in un periodo estremamente difficile come questo, l’offerta educativo/scolastica del territorio", conclude la lettera della Presidente della Conferenza dell'istruzione zonale. 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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