Il Comune di Figline e Incisa, tra i primi in Toscana, ha mappato tutti gli edifici pubblici evidenziando i problemi di accessibilità. Caterina Cardi: “Dai prossimi mesi i primi lavori”. Ad inizio 2017 il censimento effettuato verrà presentato ai cittadini. Alcune anticipazioni.
Uno studio sulle oltre 82 strutture pubbliche o ad uso pubblico nel comune di Figline e Incisa: uffici comunali, scuole, campi sportivi, servizi e associazioni. Questo il "Piano di eliminazione delle barriere architettoniche", elaborato dall'architetto Luca Marzi e approvato nei giorni scorsi dalla giunta comunale.
Uno studio molto articolato e completo sull'accessibilità dei luoghi più frequentati dai cittadini e che verrà presentato pubblicamente ad inizio 2017: uno dei primi realizzati in Toscana e che, come annuncia la vicesindaco Caterina Cardi, sarà "importante per la programmazione dei lavori pubblici. Una programmazione di medio-lungo periodo". Del resto dal piano emergono luci ed ombre.
Alcune strutture, come per esempio l'Istituto Vasari, sono accessibili abbastanza facilmente da chi si muove in carrozina (ma le persone cieche necessitano di essere accompagnate), altre anche di più recente costruzione devono fare i conti con barriere architettoniche, come per esempio la palestra dello stesso Vasari.
E se il municipio di Incisa risulta in una buona situazione, altrettanto non si può dire della sede figlinese, in particolare il terzo piano.
Questa la mappa di Figline:
Questa la mappa di Incisa:
Ai primi posti della classifica: il campo sportivo del Mezzilulle, la scuola dell'infanzia di via Piave, il Centro Auser, il Vasari, lo stadio di Incisa (ma non le gradinate), il centro sociale il Giardino e la scuola media di Matassino. In gran parte delle strutture analizzate, invece, l'accesso è reso possibile solo con l'accompagnatore.
Bollino rosso per il terzo piano del Palazzo Comunale di Figline (positiva la condizione dei primi due piani); la sede della Protezione Civile in piazza Salvo D'Acquisto; il campo sportivo del Burchio; i cimiteri di Incisa-Reggello, Sant'Andrea, San Martino Altoreggi, Brollo e Gaville; i minialloggi per anziani autosufficienti di Villa Campori; la scuola elementare di San Biagio; il circolo fotografico Arno; la scuola di musica Garibaldi; il Palazzo Comunale di Figline; la palestra del Vasari; il Centro polivalente allo Stecco; e infine la nuova sede Avvistamento incendi Boschivi di Ponte agli Stolli.
"Si tratta di uno studio completo sulle strutture del nostro comune ed è un punto di partenza importante per rendere più accessibile il nostro territorio – sottolinea Caterina Cardi – Il Peba è tra le azioni amministrative più importanti a livello di lavori pubblici: è necessaria innovazione e messa in sicurezza delle strutture pubbliche ma anche accessibilità e vivibilità dei nostri luoghi".
"Quanto messo in luce dal piano impegnerà il comune nei prossimi anni, i primi lavori da circa 200mila euro, partiranno già nelle prossime settimane" conclude la vicesindaco.
Lo studio si rivela infatti importante anche per le nuove opere: non sempre infatti le strutture nuove o ristrutturate sono accessibili alle carrozzine. Due esempi: Casa Petrarca e la palestra del Vasari. Entrambe nella black list.