Sono già 300mila i toscani che hanno presentato l’autocertificazione. Secondo la Regione, però, i dati mancavano per almeno 800mila persone. Per questo la decisione di una ulteriore proroga: altri trenta giorni. Ecco chi deve mettersi in regola, e chi invece non deve preoccuparsi
Lunghe code agli sportelli e tanti cittadini che ancora devono mettersi in regola. Due premesse che hanno spinto la Regione Toscana a concedere un'altra proroga, spostando alla fine del mese di novembre il termine ultimo per presentare l'autocertificazione del reddito, essenziale per pagare il giusto ticket dal 1 dicembre, in base al proprio reddito appunto.
Secondo i dati della Regione, ad oggi, sono 300mila i toscani che si sono messi in regola, dopo aver ricevuto la lettera di avviso di mancanza dei dati. Quasi uno su tre (circa 90mila) l'ha fatto on line; in 165mila hanno consultato i totem stampando l'attestato della propria posizione e 320mila sono state le tessere sanitarie attivate. Ma il lavoro è ancora lungo: circa 800mila persone, infatti, (su oltre 3,6 milioni che vivono in Toscana) mancavano all'appello nella banca dati messa a disposizione dal Ministero dell'Economia e delle Finanze.
Chi ha ricevuto la lettera a casa perché dei suoi redditi non c'era traccia negli archivi, dunque, avrà tempo ancora un mese per comunicare la fascia economica di riferimento. Quelle disponibili sono tre: ERA, ERB, ERC (rispettivamente, fino a 36.151,98 euro; fino a 70mila; e da 70 a 100mila euro). Fino al 30 novembre si potrà ancora, se necessario, certificare la propria fascia direttamente sulla ricetta. Nel caso poi di accesso a prestazioni specialistiche, gli operatori del servizio sanitario regionale provvederanno in quell'occasione a regolarizzare la posizione e i cittadini non dovranno fare nient'altro.
L'autocertificazione, ricordano dagli uffici regionali, va fatta per ogni componente del nucleo familiare. Non deve presentarla, invece, chi ha già un'esenzione per reddito E01, E02, E03, E04, E90, E91 e E92 o chi con il reddito familiare supera 100mila euro l'anno. Anche chi è in possesso di una certificazione Isee in corso di validità non dovrà presentare alcuna autocertificazione: i dati saranno attinti direttamente dagli archivi dell'Inps. Devono invece presentare l'autocertificazione tutti coloro che hanno ricevuto a casa la lettera della propria Asl.
Le autocertificazioni, vale la pena ricordarlo, si presentano presso gli sportelli dell'Azienda sanitaria di residenza. Possono essere inviate anche on line, collegandosi alle pagine del sito della Regione o alla piattaforma www.open.toscana.it. In questo caso, però, è necessario disporre di un lettore di smart card, oltre ad aver attivato la tessera sanitaria. Si possono utilizzare i totem PuntoSi, se disponibili, oppure, ma solo dalla prossima settimana, anche la App SmartSST, che finora consentiva solo la consultazione della propria posizione. Tutte le informazioni sono disponibili a questo indirizzo.