26, Aprile, 2024

Autobus alla riapertura delle scuole, l’assessore regionale Baccelli: “Primi riscontri tutti positivi”

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Questa mattina la prima campanella in classe per metà degli studenti delle scuole superiori della Toscana: secondo l’assessore regionale ai trasporti, non ci sarebbero state particolari criticità

"I riscontri che mi arrivano da tutta la Toscana sono positivi": così l'assessore regionale ai trasporti, Stefano Baccelli, commenta il primio giorno di ritorno a scuola per metà degli studenti delle superiori in Toscana, una delle uniche tre regioni che hanno riaperto le porte degli istituti superiori in Italia. "Ho riscontri prositivi – ha spiegato l'assessore – sia per quanto riguarda i bus che i treni, infatti anche il direttore regionale di Trenitalia Scarpellini mi ha appena chiamato per comunicarmi che non ci sono state criticità o sovraffollamenti. Anche su Firenze sia l'urbano che l'extraurbano hanno funzionato bene”.

“Questo risultato – precisa Baccelli – è frutto di settimane e settimane di lavoro del Comitato regionale e dei Comitati provinciali, prima coordinati dalla Regione e poi dai Prefetti. Abbiamo aggiunto 329 bus sulla base delle richieste delle Province e della Città metropolitana. Solo tre Regioni hanno riaperto le scuole superiori oggi: la Toscana, l'Abruzzo e la Val d'Aosta. Le dimensioni di questi territori sono chiaramente diverse e se la Toscana è riuscita a ripartire posso dire con sicurezza che è merito solo di uno straordinario gioco di squadra. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato a questa organizzazione. Il nostro obiettivo era far tornare i ragazzi in classe in sicurezza e ce l'abbiamo fatta. Ora continueremo a controllare, avremo due incontri al giorno per monitorare l'andamento in tutti i territori e calibrare il servizio, variarlo nel caso si verifichino criticità”.

"La ripresa della scuola è essenziale, seppur al 50% – ha aggiunto Baccelli – fino ad oggi questo settore ha pagato un prezzo altissimo, nonostante fossero state prese tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza in classe. Era necessario garantire il distanziamento anche sui mezzi pubblici utilizzati per arrivare a scuola, ma questo enigma sembrava irrisolvibile: la Toscana ha poco meno di 3000 bus e di certo non avremmo potuto raddoppiare la nostra dotazione, visto il limite di capienza al 50%. Ma organizzando, affinando, confrontandoci, collaborando con gli assessorati alla salute ed alla scuola è stato risolto”.

“La pandemia – ha concluso l’assessore – ha cambiato tutte le carte in tavola nel mondo dei trasporti: fino a pochi mesi fa l'obiettivo, per motivi economici ma ancora di più per motivi ambientali e di sostenibilità, era avere il mezzo 'pieno'. Oggi accade esattamente l'opposto e quello che vogliamo è la distanza tra i passeggeri. Una rivoluzione, da progettare e realizzare in tempi rapidissimi. Da questo dovremo uscire con un trasporto pubblico rinnovato, che sia anche di supporto delle attività economiche e turistiche".

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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