L’attacco informatico che da ieri mattina ha colpito Ferrovie dello Stato ha causato problemi e disagi questa mattina anche nelle stazioni valdarnesi e in quelle fiorentine, in particolare nei sistemi di informazione ai passeggeri sui treni in arrivo e partenza. Display e tabelloni elettronici non sono stati aggiornati correttamente, causando incomprensioni e perplessità tra i viaggiatori, confusi dalle informazioni sbagliate. Stessi problemi anche per la app ‘Viaggiatreno’, utilizzata dai pendolari per rimanere aggiornati sugli orari effettivi di arrivo dei treni. Ieri i problemi principali si erano verificati invece sulla rete di vendita, in parte ‘scollegata’ proprio da Trenitalia per arginare l’attacco ransomware, provocato da un particolare tipo di malware, un cryptolocker.
Nella giornata di ieri FS aveva diffuso una nota in cui spiegava: “Da stamani sulla rete informatica aziendale sono stati rilevati elementi che potrebbero ricondurre a fenomeni legati a un’infezione da cryptolocker. In via precauzionale sono state disattivate alcune utenze dei sistemi di vendita fisici di Trenitalia. Anche la prenotazione dei servizi delle Sale blu di Rfi potrebbe non avvenire con la consueta regolarità. I passeggeri sono autorizzati a salire a bordo treno e presentarsi al capotreno per acquistare il biglietto senza sovrapprezzo. Le disfunzioni registrate non impattano sulla circolazione ferroviaria che procede con regolarità”.
Nessuna conferma invece da parte di Ferrovie al riferimento a possibili hacker russi, notizia che si era diffusa sempre nella giornata di ieri: “Allo stato attuale non sussistono elementi che consentano di risalire all’origine e alla nazionalità dell’attacco informatico. Si sta lavorando in stretta collaborazione con l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e con la Polizia. Il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (Cnaipic) della Polizia Postale è impegnato a condurre tutti gli adeguati controlli e verifiche su quanto accaduto”.