Il 69enne era conosciuto nella zona della Badiola. “Uomo simpatico, affabile, sempre sorridente”, viene descritto. Dalla morte colposa all’omicidio
Il fascicolo aperto dalla Procura della Repubblica di Arezzo per morte accidentale o colposa potrebbe presto tramutarsi in quello per omicidio quando verrà depositata la relazione dell'autopsia. Per il momento è giallo sulla morte del 69enne di Mercatale di Bucine, Silvano Miniati, scomparso da casa il 4 giugno scorso e ritrovato privo di vita la sera del 5. Certe sembrano essere la rottura dell'osso del collo e la morte violenta. Molte le ipotesi a quanto pare al vaglio dei carabinieri che stanno conducendo le indagini.
L'uomo, nella zona della Badiola, era conosciuto per aver lavorato in una pasticceria. "Prima veniva tutti i mesi – racconta chi lo ha conosciuto – Era una persona squisita, simpatica e sempre sorridente. Dava relazione a tutti. Molto affabile".
Il suo corpo privo di vita fu ritrovato dai carabinieri sotto un albero in fondo al campo che si trova lungo la strada che da San Giovanni conduce alla Badiola. Lo stavano cercando dopo la sua scomparsa e lo rintracciarono grazie all'auto lasciata nel viottolo vicino. La morte fu attribuita in un primo tempo a cause naturali. I primi esami autoptici effettuati però rivelarono la rottura dell'osso del collo.
L'area alle porte della Badiola così come quella di Renacci è ritenuta a 'luci rosse'. Ma chi è pratico della zona e i residenti affermano anche che il punto dove è stato ritrovato il corpo non è usuale per quelle frequentazioni.