Cgil e Uil hanno proclamato lo sciopero generale per il 12 dicembre. La Camera del Lavoro di Figline ha organizzato una serata informativa per sensibilizzare la cittadinanza. La responsabile Barbara Orlandi: “Il Jobs Act riduce i diritti e non crea lavoro”. E intanto lancia nuovamente l’allarme per la situazione economica del Valdarno.
Anche la Cgil valdarnese si prepara allo sciopero generale del 12 dicembre. Lo ha fatto nei giorni scorsi con un evento alla Camera del Lavoro di Figline.
Una serata informativa con la cittadinanza, allietata dal buon cibo: porchetta, vin santo e cantuccini. Un modo sicuramente originale per spiegare le ragioni che nei prossimi giorni porteranno in piazza, oltre ai lavoratori della Cgil anche quelli della Uil.
"Con questo sciopero ribadiamo il nostro no al Jobs Act – sottolinea la segretaria della Camera del Lavoro, Barbara Orlandi – che toglie diritti ai lavoratori e non crea nuova occupazione come vogliono farci credere. Il contratto a tutele crescenti rappresenta un clamoroso arretramento sul fronte dei diritti al quale è necessario opporsi. Se si voleva dare una svolta, il Governo poteva prendere spunto dal piano del Lavoro presentato dalla Cgil".
Un pensiero va anche al momento difficile che attraversa il Valdarno, con una crisi che non dà tregue. Dalla situazione del Centro di Reggello, fino alla Sims. All'evento hanno preso parte infatti lavoratori e rappresentanti sindacali delle più importanti aziende valdarnesi. La Cgil lancia l'allarme, anche perchè attualmente l'unico settore che si salva è quello legato alla moda, ma questo naturalmente non può compensare il periodo nero che si protrae da anni e che investe tutti gli altri settori. E quindi ribadisce la necessità anche di inventare nuove opportunità di lavoro.