Si trova ricoverato a Careggi l’antropologo senese che potrebbe aver contratto il virus in Liberia. Atteso per oggi l’esito delle analisi. Intanto gli ospedali fanno il punto sull’allestimento delle misure di sicurezza: il direttore del presidio della Gruccia, dottor Massimo Gialli, spiega i provvedimenti adottati
Si conoscerà in giornata, l'esito delle analisi sul campione di sangue prelevato ad un antropologo della provincia di Siena, ricoverato a Careggi in isolamento per un sospetto contagio di ebola. L'uomo, operatore di una Ong, era rientrato da una decina di giorni dalla Liberia, paese in cui è in corso l'epidemia di ebola.
Si tratta della prima allerta scattata in Toscana, che ha messo in moto i protocolli di sicurezza contro il contagio. Protocolli a cui devono tenersi pronti tutti gli ospedali italiani, secondo le direttive del Ministero della Salute.
Anche all'Ospedale del Valdarno sono già state introdotte le misure di sicurezza anti-contagio. "I due nodi più critici sono rappresentati dal pronto soccorso e dalle ambulanze", spiega il dottor Massimo Gialli, direttore del presidio sanitario. "Al pronto soccorso abbiamo installato il vetro protettivo per il triage, dietro al quale gli operatori sono protetti in caso di sospetto. E a bordo delle ambulanze vengono distribuiti i presidi sanitari necessari per evitare il rischio di contagio".
La camera di isolamento, invece, è ad Arezzo: lì confluirebbe un eventuale sospetto contagio di ebola, che fosse riscontrato in Valdarno. Dopodiché le analisi del sangue, come nel caso di Careggi, sarebbero inviate all’ospedale Spallanzani di Roma, che è stato individuato come centro di riferimento, insieme al Sacco di Milano, per eseguire le analisi sull’ebola.
"In queste settimane – ha concluso il dottor Massimo Gialli – oltre a dotarci di questi strumenti, abbiamo soprattutto effettuato una complessa campagna di formazione per tutti gli operatori che possono avere a che fare con eventuali casi sospetti di ebola. In questo modo tutti hanno ora le conoscenze necessarie per gestire una eventuale allerta per questo virus".
La mappa dell'Ebola in Africa, costantemente aggiornata da Anthony England, chimico
al Mit, sul suo profilo Twitter
La mappa mostra come l'emergenza riguardi, per ora, tre paesi e non tutto il continente africano.