Giovedì sera il Chiostro di Cennano di Montevarchi ha ospitato la presentazione del libro “50 pievi, chiese e badie nel Valdarno Superiore”, a cura della sezione del Valdarno Superiore del Cai e dell’Accademia del Poggio. Un percorso alla scoperta delle ricchezze architettoniche e artistiche, alcune meno conosciute
Giovedì sera il Chiostro di Cennano ha ospitato la presentazione del volume "50 pievi, chiese e badie nel Valdarno Superiore", a cura della sezione del Valdarno Superiore del Cai e dell'Accademia del Poggio e pubblicata da Aska Edizioni. Il libro rappresenta una mappatura completa delle ricchezze architettoniche e artistiche del territorio, da Castiglion Fibocchi a Rignano, passando anche dal Chianti.
Ogni struttura ha una propria scheda di approfondimento, curate da Lorenzo Bigi, e le immagini dell'esterno e dell'interno della chiesa o pieve, realizzate da alcuni fotografi del Cai. A questo si unisce la collaborazione di Lorenzo Tanzini per l'introduzione e la parte di ricerca e introduzione storica del piano dell'opera.
"Un libro per apprezzare e scoprire ancora di più le ricchezze del nostro territorio", ha commentato Mario Bindi, presidente della sezione Cai Valdarno Superiore. "Un censimento per scoprire anche alcuni luoghi meno conosciuti rispetto ad altri più noti, ma ugualmente importanti perché presentano opere pittoriche e architettoniche di pregio", ha spiegato Aldo Ferrucci.
Il percorso si snoda tra lato sinistro e lato destro dell'Arno, attraverso "chiese e luoghi sacri diversi tra di loro, per costruzione o tipologia: nella mia ricerca storica ho cercato di trovare un filo conduttore che le unisse", ha spiegato Tanzini. "Il Valdarno ha visto un importante insediamento religioso, caratterizzante anche di questa differenziazione tra tipi e stili di chiese, badie e pievi. Altre sono nate nel tardo Medioevo, fino al XIV secolo, più legata a una rete di insediamento dopo la conquista fiorentina che ha influito sulla loro disposizione nel territorio".
"La nostra vallata non ha niente da invidiare ad altri territori o luoghi famosi" – ha precisato Bigi, autore delle schede del volume – "Non tutti conoscono l'interesse racchiuso nella storia valdarnese, partendo prima di tutto dal fatto di considerare il Valdarno un territorio unico, che vanta un patrimonio artistico e culturale di valore, ma non sempre sufficientemente valorizzato". Il Cai ha collegato il territorio valdarnese in circa 70 percorsi ad anello per escursioni che racchiudono anche luoghi di interesse storico e culturale.
Obiettivo della sezione del Cai è quello di realizzare altri due appuntamenti nel giro di pochi anni, per un progetto che porti a conoscere i "numerosi motivi di interesse che i nostri paesi racchiudono". In particolare, dopo le chiese e le pievi trattarele le dimore storiche e poi i castelli del territorio.