29, Marzo, 2024

Approvato il quesito referendario sulla riforma sanitaria. Il referendum si farà, via alla raccolta di 38mila firme

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Il Collegio di Garanzia del Consiglio regionale ha constatato la correttezza delle firme depositate e ha ammesso il quesito referendario. Via libera dunque al referendum contro l’accorpamento delle Asl in Toscana. Comitati promotori da oggi al lavoro per raccogliere le 38mila firme necessarie

Il via libera arrivato dal Collegio di Garanzia del Consiglio regionale è la notiza che i promotori del Referendum abrogativo della Legge Regionale 28/15 aspettavano. Coloro che fin dall'inizio, anche in Valdarno, si battono contro la riforma inerente l’accorpamento delle Aziende sanitarie e gli esuberi del personale, festeggiano dunque la prima vittoria. 

Il Collegio di Garanzia ha constatato la correttezza delle firme depositate e, in data venerdì 31 luglio, ha ammesso il quesito referendario. "La missione è stata compiuta e si potrà procedere in tutta la Toscana per votare per il referendum abrogativo". Vinta la prima e determinante battaglia, il Comitato promotore annuncia ora le prossime due iniziative.

La prima sarà la raccolta, tramite la modulistica regionale, delle 38mila firme necessarie. In seguito si passerà all’indizione del referendum con le votazioni vere e proprie. "La tempistica è legata ai tempi di pubblicazione sul Burt del quesito referendario e ai tempi di stampa della modulistica idonea alla raccolta firme che dovrà essere predisposta dalla stessa Regione. Oggi ringraziamo l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale ed il Collegio di Garanzia per avere concluso il proprio iter in tempi rapidi. Ringraziamo anche lo staff dell’Ufficio di Presidenza per le corrette propedeutiche informazioni", scrive in una nota il Comitato per il Referendum. 

"Si avvia la nuova fase: ora lavoriamo alla raccolta delle firme, ci diamo un arco di tempo di 6 mesi – aggiunge Lucio Colonna, referente valdarnese del Comitato – non mancheranno gli aggiornamenti, ma invitiamo fin d'ora chi crede in questa battaglia di trasparenza, legalità e difesa della sanità pubblica, a contattarci, anche attraverso le pagine facebook". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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