Decaduto lo stop al contenimento della vegetazione, introdotto per legge all’inizio del mese di marzo, prendono il via gli interventi di manutenzione ordinaria, programmati nel piano delle attività di bonifica 2022, predisposto dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno e approvato dalla Regione Toscana. Anche in Valdarno il “restyling” parte dalle aree maggiormente esposte al rischio idraulico: quelle residenziali, commerciali e industriali, quelle attraversate da strade e ferrovie, e poi quelle anche più periferiche.
“La vegetazione che, in questo periodo, colonizza le aste fluviale non è dovuta a incuria o a ritardi – spiega l’ingegner Matteo Isola, Direttore di Area Tecnica del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno – ma è dovuta a normative e a disposizioni fornite dalla Regione Toscana per la conservazione dei delicati ecosistemi presenti lungo i corsi d’acqua. Tra marzo e la fine di giugno, vengono eseguiti solo interventi puntuali, per la rimozione di ostacoli e problemi che potrebbero moltiplicare il rischio idraulico. Il resto dell’attività ordinaria, fondamentale per la prevenzione, viene concentrata tra il mese di luglio e l’autunno, per preparare il reticolo ad affrontare le stagioni che dovrebbero essere le più piovose dell’anno. Il Consorzio infatti non ha – per legge – il compito di garantire il decoro urbano ma di limitare il rischio alluvioni e allagamenti”.
“Il nostro ente è molto attento a conciliare le soluzioni idrauliche con gli aspetti ambientali. Infatti oltre ad osservare regole di carattere generale, ha adottato precise linee guida per operare, sempre, nel rispetto della flora e della fauna che rendono “vivi” i corsi d’acqua – aggiunge la Presidente Serena Stefani – Gli interventi che andiamo ad eseguire vengono studiati anche in funzione delle specie presenti. Un esempio per tutti: lungo il reticolo, dove è presente il Poligono del Giappone, pianta infestante altamente invasiva, le manutenzioni vengono posticipate: si opera solo alla fine della stagione vegetativa per tentare di limitarne la propagazione”.
“Nel 2022, sul reticolo di gestione affidato dalla Regione Toscana al Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, saranno sottoposti a sfalcio della vegetazione quasi 1.000 km di corsi d’acqua – spiega l’ingegner Serena Ciofini, caposettore difesa idrogeologica del Consorzio, e aggiunge – Su circa 700 si provvederà al controllo della vegetazione per eliminare in modo selettivo le piante vecchie, malate e deperienti. Oltre 25 sono i km su cui saranno eseguiti escavi e riprofilature”.