Sono partiti ieri mattina alle 7.00 con 6 furgoni e sono arrivati questa sera intorno alle 19.00 al check point di Budomezh Hrusciv, al confine tra Polonia e Ucraina, i volontari della Misericordia di Cavriglia e San Giovanni e della Misericordia di Castelfranco per portare aiuti alle popolazioni ucraine martoriate dalla guerra.
Viveri, medicinali e vestiti, anche per bambini, sono stati in parte consegnati e destinati alla città ucraina di Mogilev-Podol’skij, gemellata con Cavriglia, che ha dato i natali a Nicolaj Bujanov, il partigiano ucraino che donò la propria vita durante la Resistenza a Castelnuovo dei Sabbioni l’otto luglio 1944. Un’altra parte raggiungerà Leopoli, e l’altra l’orfanotrofio di Skawina, nei pressi di Cracovia, in Polonia, domani nel viaggio di ritorno.
Un viaggio lungo non facile, come è immaginabile, ma dettato dalla volontà di portare aiuti a persone che in questo momento non hanno niente: non hanno più una casa, nè cibo, nè vestiti.
Manuele Torrini e Jacopo Vannini, volontari della Misericordia di Castelfranco, parlano di una situazione surreale e drammatica: oltre ai pullman che portano aiuti ci sono quelli che vanno al confine tra Polonia e Ucraina a prendere donne e bambini che stanno cercando di mettersi in salvo dalla distruzione della guerra.
Non è la prima volta volta che le Misericordie di Cavriglia e San Giovanni e di Castelfranco organizzano missioni e raccolte umanitarie.
Domani mattina, sabato 12 marzo, il viaggio di ritorno dei volontari si fermerà all’orfanotrofio di Skawina, nei pressi di Cracovia, in Polonia. Poi il ritorno in Valdarno.