Il comune di Loro ha pubblicato dopo un anno i nuovi dati relativi ai litri di acqua erogati dalle due strutture attivate tre anni fa. Il gruppo di opposizione, però, chiede che siano resi pubblici anche i dati sulle analisi effettuate sull’acqua distribuita dai fontanelli
A distanza di poco più di un anno, sono stati aggiornati i dati sul funzionamento dei due fontanelli d’acqua di Loro Ciuffenna e San Giustino: più di 1 milione di litri d’acqua distribuiti da entrambi gli erogatori, per la precisione 1.041.000, in tre anni dalla loro attivazione. Per un risparmio economico di 176.970 euro. La registrazione risale allo scorso 30 aprile.
I rilievi sul fontanello di Loro, situato in via Pratomagno, hanno registrato 572.000 litri rilasciati, con una media di 487 litri al giorno e un risparmio per l’ambiente calcolato in bottiglie in plastica: per la precisione sarebbero 381.333 pezzi da un litro e mezzo che non sono stati comprati e di conseguenza non comportano ulteriore spese per il loro smaltimento.
Per l’erogatore posizionato a San Giustino in via Berlinguer da marzo 2012, sono 469.000 i litri registrati. La media di acqua prelevata giornaliera è di poco più di 413 litri per 312.667 bottiglie da un litro e mezzo risparmiate.
Notevole anche il contributo nel risparmio per l’ambiente, secondo i dati pubblicati dal comune di Loro.
Sulla questione dei fontanelli è intervenuto il gruppo consiliare di opposizione Percorso Comune Lorese: “Acqua buona ed economica, liscia o gassata che sia, e, si spera, pulita e controllata a dovere. Per legge ogni distributore di acqua potabile deve esporre le analisi delle acque che distribuisce: è tassativo e fondamentale che chiunque possa accertarsi di quello che beve, esattamente come succede nel caso in cui si acquistino le bottiglie al supermercato”.
“Che siate curiosi o meno di quello che bevete il problema non si pone, dal momento che nel fontanello di Loro le analisi non ci sono da mesi” – proseguono i membri del gruppo, rappresentati in consiglio comunale da Marco Parolai – “La nostra prima segnalazione risale a 2014, la risposta fu che se ne sarebbero occupati. Non vedendo progressi, dopo circa un mese ne parlammo anche in consiglio e di nuovo ci fu confermato che al più presto avrebbero provveduto a preparare e pubblicare tali fantomatiche analisi. Dopo diverso tempo e numerose segnalazioni da parte nostra, siamo arrivati a maggio, i dati ancora non sono stati affissi ed è per questo che abbiamo deciso di provare a smuovere le acque (per l’appunto) con un comunicato, sperando che in questo modo i loresi possano conoscere il contenuto di quello che bevono, così come stabilito dalla legge”.
“Come abbiamo sempre dimostrato, ad esempio con la battaglia per la rimozione dell’amianto dalle tubature, o con lo sportello “Acqua Bene Comune”, per noi di Percorso Comune Lorese la gestione della fornitura di acqua potabile è sempre stata un argomento centrale”, conclude la nota.