Adottati in Consiglio comunale i due strumenti che disegnano lo sviluppo futuro del territorio rignanese: ridotto quasi a zero il consumo di suolo, si rovescia lo sguardo puntando alla tutela e al recupero del patrimonio naturale, promuovendo cos uno sviluppo pi sostenibile
Il Consiglio comunale di Rignano ha adottato, con dieci voti favorevoli, il nuovo Piano operativo e la Variante al Piano strutturale: si tratta dei due strumenti che pianificano lo sviluppo futuro della città, disegnano i confini dello sviluppo urbano e quelli del paesaggio, adeguandosi alle nuove norme della Regione e delineando così il volto futuro del territorio rignanese.
“Attraverso questi strumenti – il Sindaco Daniele Lorenzini – la nostra Amministrazione ha voluto, da un lato, adeguare la strumentazione urbanistica alla nuova normativa regionale e alle più avanzate disposizioni in materia di paesaggio e salvaguardia del territorio; dall’altro, permette di dotarsi di uno strumento operativo adeguato alle necessità attuali dei cittadini e delle imprese”. Tra gli obiettivi che si è voluto raggiungere, ci sono infatti la qualità insediativa e la salvaguardia del patrimonio storico.
Non solo: “Abbiamo voluto rovesciare lo sguardo – sottolinea il Sindaco – ovvero partire dalla conoscenza del patrimonio naturale per determinare la sua riproduzione, evitando la monocultura urbana e rendendo, allo stesso tempo, gli ambiti urbani permeabili e accessibili a tutti gli esseri viventi.” Il piano, infatti, riduce sensibilmente il consumo di suolo, arrivando praticamente a quota zero ‘recuperando terreno’ e restituendo alla natura quote di suolo non edificato.
“Gli insediamenti urbani devono – spiega Lorenzini – collegarsi all’ambiente circostante tramite ‘corridoi ecologici’. Allo stesso modo la sostenibilità ambientale deve perseguire il benessere dei cittadini attraverso una città intelligente che sappia rivalutare l’accesso ai beni comuni per accrescere la coesione sociale, l’identità civica e la qualità della vita di tutti i cittadini, in primis quelli più vulnerabili. L’obiettivo è nella sfida di uno sviluppo socio-economico attraverso il recupero e la tutela dell’ambiente naturale, recuperando la memoria di un agire dentro le regole della natura”, conclude Lorenzini.
Il piano prevede, oltre a interventi puntuali di recupero, rigenerazione e riqualificazione, anche interventi diffusi su tutto il territorio per l’ottimizzazione e il miglioramento delle abitazioni, delle aziende e dei luoghi di aggregazione sociale in base alle necessità della cittadinanza. Il Comune di Rignano, inoltre, è il primo ente a disciplinare le opportunità turistiche legate ai “Cammini” come sistema di percorsi che rivestono un valore storico, culturale, religioso e della memoria.