L’udienza si è tenuta nel pomeriggio al Tribunale di Arezzo. Archiviata l’accusa di stalking. La donna con la famiglia ha lasciato il Valdarno
Un anno e dieci mesi: questa è la condanna che il giudice del Tribunale di Arezzo ha deciso per il 50enne terranuovese accusato dalla figlia della compagna di abusi sessuali e stalking. L'uomo ha richiesto l'applicazione del patteggiamento: il procedimento prevede la diminuzione fino a un terzo della pena.
La vicenda risale all'estate scorsa ma ha avvisaglie risalenti al 2017. La donna, 30anni e madre di due figli piccoli, fino a poco tempo fa residente insieme al compagno a Terranuova considera l'uomo un padre, anche se solo compagno della madre, tanto da farsi aiutare nel momento in cui le subentrano problemi di salute. Inizialmente prende un farmaco che però le provoca gravi stati di sonno che durano ore. Il suo medico curante le sospende la medicina ma quegli stati continuano. Sulla scia, probabilmente, di alcuni precedenti atteggiamenti e comportamenti alla donna e al compagno cadono dubbi sul patrigno: per questo sistemano telecamere in camera da letto e lei sostuisce il farmaco con acqua. Il video, agli atti della denuncia, parla chiaro: lei finge di dormire mentre l'uomo ne approfitta.
Nella denuncia vengono aggiunte anche alcune registrazioni nelle quali il patrigno confessa, tra le altre cose, quanto fatto. Non solo. Nel momento in cui la donna cerca di allontantanarsi il 50enne inizia lo stalking con messaggi su whatsapp, telefonate e controllo del cellulare.
Lei è costretta ad allontanarsi da Terranuova con i figli non sopportando più quella situazione, all'uomo invece viene vietato di avvicinarsi a lei a meno di 100 metri.
Adesso l'epilogo: il ricorso al patteggiamento e la condanna a un anno e dieci mesi con l'archiviazione del reato di stalking.