L’accordo tra l’Ausl Toscana Centro e medici di medicina generale riguarda l’esecuzione del tampone nasofarigeo. L’obiettivo è la diagnosi rapida dei casi sospetti e la riduzione dei tempi di attesa. L’adesione al progetto da parte dei medici è su base volontaria
Firmato un accordo tra l’Ausl Toscana Centro e i rappresentati delle organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale per l’esecuzione del tampone nasofaringeo per infezione da Covid- 19 da parte dei medici di famiglia nei territori dell’Area Vasta Centro, che comprende anche il Valdarno fiorentino. L’accordo riguarda l’esecuzione del tampone tradizionale e non quello rapido, che sarà invece a disposizione secondo definizioni future.
L'obiettivo dell'accordo è di arrivare subito ad una diagnosi differenziale dei casi sospetti da quelli con sindrome influenzale ed ha lo scopo di ridurre i tempi di attesa della diagnosi e la riduzione delle liste di attesa ai servizi territoriali. Una presa in carico del paziente sul territorio, in tempi brevi, contribuisce a garantire una capillare assistenza territoriale, evitando il sovraccarico di ricoveri ospedalieri, oltre a definire un adeguato percorso terapeutico.
L'accordo prevede che i medici di base possano aderire su base volontaria a questo progetto. Per quei medici che decideranno di fare i tamponi, sarà istituito uno specifico percorso interno all’area territoriale per la consegna dei tamponi, dei dispositivi di protezione individuale e per la consegna dei campioni nei laboratori di zona. Non è previsto alcun tipo di pagamento da parte dell’assistito. Una volta eseguito il test, il medico provvede all’accettazione e consegna del campione in laboratorio.