22, Novembre, 2024

‘Abbiamo sete di memoria’. 80 anni dagli eccidi nazifascisti con le testimonianze di due figli delle vittime

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Come ogni anno, il 4 luglio Cavriglia si è fermata per omaggiare le proprie vittime civili, uccise negli eccidi nazifascisti che colpirono Castelnuovo dei Sabbioni, Meleto Valdarno, San Martino, Massa Sabbioni e Le Matole nel 1944. In occasione degli 80 anni dall’accaduto, la comunità ha voluto ricordare quei tragici eventi con una serie di cerimonie solenni, raccogliendo intorno a sé la memoria storica e la testimonianza di chi ha vissuto in prima persona il dramma della guerra.

Leonardo Degl’Innocenti o Sanni, sindaco di Cavriglia:” Occorre preservare sempre la memoria dei nostri morti e farne un insegnamento per i giovani, anche perché stanno scomparendo, per anagrafe, gli ultimi testimoni di quella tragedia. I recenti fatti di cronaca, inoltre, ci inducono sempre più a riflettere sulla necessità di instillare nelle giovani generazioni il rispetto della vita umana e del suo valore. La Libertà è un concetto che ci deve appartenere, ed abbiamo il sacrosanto dovere di amarla, coltivarla, onorarla e rispettarla come uno dei valori più sacri che abbiamo.” 

Le commemorazioni hanno avuto inizio questa mattina alle 08:30 con la S. Messa presso il Monumento ai Caduti di Meleto Valdarno. La funzione religiosa, officiata in un’atmosfera di profondo raccoglimento, ha visto la partecipazione di numerosi cittadini che si sono uniti in preghiera per ricordare le vittime degli eccidi. Il sindaco Leonardo Degl’Innocenti o Sanni ha deposto una corona di fiori in omaggio ai caduti, un gesto simbolico per riaffermare il legame indissolubile tra la comunità e la sua storia.

La Giornata della Memoria è poi proseguita con una seconda S. Messa alle ore 11:00, celebrata presso la Chiesa di San Donato a Castelnuovo dei Sabbioni dal Vescovo di Fiesole, S.E. Stefano Manetti. La chiesa, luogo di raccoglimento e memoria, ha accolto i fedeli in un momento di intensa partecipazione emotiva. Il Vescovo Manetti, nella sua omelia, ha ricordato l’importanza di non dimenticare il passato per costruire un futuro di pace e giustizia.

Al termine della celebrazione, sono intervenuti il Primo Cittadino di Cavriglia, Leonardo Degl’Innocenti o Sanni, e i figli di due vittime degli eccidi di Castelnuovo e Meleto, Emilio Polverini e Giampaolo Camici. Le loro testimonianze hanno toccato profondamente i presenti, rievocando il dolore e la sofferenza vissuti dalle loro famiglie durante quegli anni bui. Polverini e Camici hanno sottolineato come la memoria di quegli eventi tragici debba essere preservata e tramandata alle nuove generazioni, affinché simili atrocità non si ripetano mai più.

 

La giornata di celebrazioni continuerà questa sera in Piazza della Repubblica a Castelnuovo dei Sabbioni, dove alle 21:00 è prevista la cerimonia di premiazione del “Cittadino dell’Anno 2024”. Durante la serata, verranno consegnate le Costituzioni ai neo 18enni, un gesto simbolico per sottolineare l’importanza della cittadinanza attiva e consapevole. In collaborazione con il Festival Orientoccidente di Materiali Sonori, il programma si concluderà con il concerto “L’Urlo della Memoria” di Mimmo Locasciulli.

Thomas Stagi, assessore:” Per Cavriglia è una data significativa che abbiamo il compito, l’onore e l’onore di celebrare. Importante sottolineare quanto sia importante per la nostra comunità la Memoria e l’inno ai valori antifascisti.”

Locasciulli, uno dei più autorevoli esponenti della canzone d’autore italiana, rappresentante della “scuola romana” nata negli anni Settanta al leggendario Folk Studio, porterà sul palco la sua musica carica di emozione e significato. Dopo esperienze con gruppi beat e rock, Locasciulli si è avvicinato alla musica folk e folk-rock grazie alle frequentazioni con musicisti europei e americani incontrati a Perugia, dove ha studiato Medicina. Durante la sua carriera, ha collaborato con artisti del calibro di Francesco De Gregori, suonando il piano e l’organo in brani celebri come “Titanic” e “La donna cannone”. In cinquant’anni di attività e ventisei album, Locasciulli ha mantenuto una strada musicale personale, caratterizzata da coerenza, ricerca, curiosità e sconfinamenti in ambiti musicali diversi, come il jazz. Questa coerenza e curiosità gli hanno permesso di conquistare un posto di primissimo piano nel panorama della canzone d’autore italiana.

 

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