20, Novembre, 2024

ABB, confermati i 35 licenziamenti. Fiom, Fim e UIlm continuano la mobilitazione

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L’azienda conferma gli esuberi e la mobilità. Il Coordinamento Fiom Cgil, Fim, Cisl e Uilm valuta “tutte le forme di sostegno e di mobilitazione sindacale a sostegno della vertenza in atto”

Il gruppo ABB Power – One Italy conferma i 35 licenziamenti e la mobilità. Questo nonostante che nell'incontro tenutosi in Regione con i sindacati e l'amministrazione comunale di Terranuova, Gianfranco Simoncini, consigliere per il lavoro del presidente Enrico Rossi, abbia chiesto di ritirare gli esuberi e di fare ricorso ad altri strumenti, dai contratti di solidarietà alla cassa integrazione, per affrontare il momento di difficoltà.

Sulla vicenda intanto interviene il Coordinamento Fiom Cgil, Fim, Cisl e Uilm di Abb: “In questi giorni Abb, ha ufficialmente dichiarato la presenza di trentacinque esuberi nello stabilimento di Terranova Bracciolini Anche se questa importante realtà industriale che conta oltre cinquecento dipendenti, non fa parte per scelta aziendale del coordinamento sindacale Fim Fiom Uilm Abb, non possono essere trascurate le scelte della proprietà e le conseguenze occupazionali e di prospettiva dello stabilimento”.

Il Coordinamento quindi, oltre ad esprimere solidarietà nei confronti dei lavoratori coinvolti, chiede alla proprietà Abb il ritiro dei licenziamenti e l’eventuale ricorso a strumenti alternativi, a partire dai contratti di solidarietà da attivare attraverso un confronto con le organizzazioni sindacali. “L’azienda ha bisogno di un rafforzamento delle strategie supportate da un piano industriale che la rilanci nell’immediato futuro. In caso contrario, il Coordinamento insieme alle rsu dello stabilimento valdarnese e le organizzazioni sindacali territoriali, valuterà tutte le forme di sostegno e di mobilitazione sindacale a sostegno della vertenza in atto”.

Le iniziative di lotta intraprese e che hanno già visto i lavoratori scioperare, continueranno e non termineranno fino a quando non saranno arrivate risposte soddisfacenti come il ritiro dei licenziamenti, soluzioni alternative negli ammortizzatori sociali e soprattutto, prospettive chiare per il futuro di Abb in Valdarno.

 

 

 

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