Interviene Davide Materazzi della segreteria Uilm Firenze – Arezzo
Dopo l'ufficializzazione dell'insediamento della multinazionale ABB nell'area di Sant'Andrea a San Giovanni dove collocherà entro il 2021 la produzione di ricariche elettriche per le auto, interviene Davide Materazzi della segreteria Uilm Firenze – Arezzo.
"Finalmente confermata la realizzazione del nuovo stabilimento Abb in Valdarno. Ma lo stabilimento, contrariamente da quello PowerOne che a breve sarà venduto alla società Fimer, azienda italiana di meno di 100 dipendenti, non sarà di proprietà, ma in affitto. La Uilm si augura almeno, che il contratto che legherà la multinazionale svizzera al futuro immobile sia di lunga durata, almeno ultradecennale. A ciò è legata in parte la concretezza dell'investimento di Abb sul nostro territorio, soprattutto dopo che, nei fatti, l'improvviso disimpegno sul settore del solare con l'annuncio dello scorso settembre, ha fatto sì che gli occupati alle dipendenze di Abb crolleranno dai quasi 600, più altri 150 somministrati che si sono avvicendati nel corso del 2019, ai soli 200 più una trentina di interinali all'inizio di quest'anno".
"Il futuro degli altri 400 lavoratori più un'altra cinquantina interinali dipenderà invece dal piano industriale che presenterà l'acquirente Fimer che s'imbarca, seppur con entusiasmo e puntiglio, in una sfida ambiziosa, con un grosso investimento di risorse economiche ed umano, che porterà una media azienda italiana leader nel settore delle saldatrici industriali di un centinaio di occupati, ad impegnarsi nel settore del solare, degli inverter, con la responsabilità di dover gestire una complessa struttura industriale di complessivamente oltre 600 dipendenti, oltre le centinaia sparse nelle business unit locali in giro per il globo".
"La UILM, unitariamente ai colleghi di Fim e Fiom ha da subito manifestato dubbi e perplessità su questa operazione di smembramento dello stabilimento del Valdarno messa in atto da Abb, e continuerà a vigilare ed a richiedere concrete garanzie sul futuro industriale ed occupazionale dei due business, il solare di PowerOne, un domani Fimer, e quello delle colonnine di ricarica di Abb EVI che, fino alla realizzazione del nuovo stabilimento di San Giovanni, dovrà coabitare nel sito di Terranuova Bracciolini insieme alla ceduta PowerOne".