28, Dicembre, 2024

25 aprile ai tempi del Coronavirus: come viene celebrato in Valdarno

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Sarà un 25 aprile diverso in tutto il Valdarno. Sospese le cerimonie pubbliche, ma molte le iniziative in programma per commemorare il 75° anniversario della Liberazione

Niente manifestazioni pubbliche per il 75° anniversario della Liberazione quest'anno in Valdarno: sono le conseguenze dell'emergenza Coronavirus che hanno determinato un profondo cambiamento nel festeggiare la ricorrenza.

C'è chi sceglie la via dei social per portare virtualmente la cerimonia nelle case di tutti i cittadini: è il caso di San Giovanni che ha accolto la proposta di Anpi Valdarno. Oltre che sabato 25 aprile, nei giorni precedenti e successivi a tale data saranno condivisi sulla pagina Facebook ufficiale del Comune di San Giovanni Valdarno non solo, i contenuti video con gli interventi del Sindaco Valentina Vadi e del Presidente di ANPI Valdarno Michele Morandini, ma anche contenuti commemorativi per partecipare tutti (virtualmente) alla commemorazione del 75° anniversario della Liberazione.

"È un modo insolito, questo, di ricordare una data così importante nella storia del nostro paese e del nostro territorio – ha dichiarato il sindaco Valentina Vadi – Come primo anno dimandato da Sindaco avevo immaginato una celebrazione ufficiale con diverse iniziative, ma l’emergenza sanitaria e il rispetto degli obblighi di legge mi hanno indotto a sospendere tutte le cerimonie pubbliche."

"Ho raccolto con piacere, tuttavia, l’invito che mi ha rivolto Giuseppe Morandini a nome dell’ANPI Valdarno – continua Vadi – di trovare una modalità con la quale, comunque, ricordare questi 75 anni, tanto lontani, ma ancora così vicini nella memoria di tutti. La Resistenza e la Liberazione costituiscono le radici del nostro presente, e ognuno di noi, al di là delle appartenenze ideologiche, può dire a ragione, di “essere nato il 25 Aprile”, perché a partire da quella data per il nostro paese comincia una storia nuova, dopo oltre vent’anni di dittatura fascista e dopo cinque anni di una guerra rovinosa e disastrosa. Il 25 Aprile è patrimonio di tutti e come tale tutti i cittadini devono sentirsene parte”.

Sarà il sindaco Benini, a Bucine, a deporre la corona d'alloro al monumento vicino alla sede comunale senza la presenza del pubblico, per ricordare tutti i caduti della guerra contro il fascismo e il nazifascismo. "Non ci saranno, come gli altri anni,  le deposizioni di corone nelle altre frazioni ai monumenti che ricordano i caduti: quella di Bucine, quest'anno, causa l'emergenza sanitaria,  le ricorderà tutte. Ma i divieti sanitari non bloccano  il ricordo di una cerimonia tanto sentita dagli amministratori e dai cittadini". Arci Valdarno, inoltre, organizza una giornata di musica nei propri canali social dal titolo "Cantiamo il 25 aprile". Qui le informazioni

Per quanto riguarda Castelfranco Piandiscò, l'Amministrazione comunale deporrà le corone ai Monumenti ai Caduti presenti sul territorio senza la presenza della cittadinanza. Qui le informazioni.

Anche a Figline Incisa la Anpi del territorio organizza una serie di interventi social per festeggiare in maniera consapevole la festa della Liberazione. Qui l'articolo di presentazione. Nel corso della mattinata la sindaca Mugnai e il presidente dell'Anpi Ciraci deporranno due corone a Figline e Incisa. Online, invece, sul canale Youtube del Comune di Figline e Incisa Valdarno e sulla pagina facebook dell’ente (https://www.facebook.com/comunefiglineincisa/) sarà pubblicato un video a tema, visibile dalle 11. I protagonisti saranno i volontari di Servizio civile del Comune di Figline e Incisa Valdarno, che leggeranno la storia della prigionia di alcuni partigiani italiani, e Pierpaolo Putignano, che in qualità di autore racconterà la realizzazione del fumetto sull’eccidio di Pian d’Albero.

A Montevarchi, domani mattina, il sindaco Chiassai depositerà una corona alla lapide dedicata ai caduti della Seconda Guerra Mondiale, sotto il loggiato del Comune, senza il coinvolgimento di polizia locale, provinciale, forze dell'ordine e popolazione. Chiassai: "Il 25 aprile rappresenta una data di rinascita, di affermazione dei valori di libertà, di riscatto morale e civile dopo la Seconda Guerra Mondiale. Una data che ci ricorda l’impegno di tutte le forze che, con metodi e convinzioni diverse, contribuirono alla Liberazione, al valore della pace e al senso del bene comune che ancora oggi guidano la nostra comunità. Quest'anno celebriamo l'anniversario della Liberazione, avvenimento fondante della nostra Repubblica, in un momento difficile e inedito in cui l'emergenza sanitaria in corso ci costringe a rimanere nelle nostre case e le celebrazioni avvengono in una forma insolita, senza partecipazione, ma con il pensiero rivolto ai tanti caduti che sono ricordati attraverso i vari cippi presenti nel nostro territorio, luogo di devastanti eccidi."

"Non possiamo rinunciare a ricordare il giorno della Liberazione – conclude Chiassai – un momento collettivo di pace e di fratellanza, che anche quest'anno ci vedrà uniti nonostante la distanza e che proprio questa emergenza sanitaria ci ha fatto riscoprire valori di unità e solidarietà. Il 25 aprile non deve essere solo una festa comandata, una data che non sia solo memoria storica, ma oggi più che mai, un’occasione per riflettere sulla necessità di fermare tutti i conflitti, un’occasione per dire no a tutte le guerre. Il 25 aprile è il segno, il simbolo della ricostruzione di un Paese che ha saputo alzare la testa, ripartire e ricreare fiducia, quella stessa forza di cui oggi dobbiamo ritrovare per saper superare questa emergenza e ripartire. Grazie infine a tutte le persone che stanno lavorando per la nostra salute, grazie a chi si è sacrificato con la vita per affermare i principi di democrazia, giustizia e libertà. A noi il compito di custodirli e ricordali ogni giorno"

Rignano, invece, celebrerà in forma ufficiale, ma non pubblica, la festività: Saranno presenti il Presidente del Consiglio Comunale, Anna Mangani, il Sindaco, Daniele Lorenzini, e un rappresentante della Sezione Rignano-Reggello di ANPI che deporranno una corona  alla lapide in onore dei caduti nel Parco della Rimembranza e, a seguire,  di fronte al Palazzo Comunale.

Il sindaco di Reggello, Cristiano Benucci, ha comunicato che andrà in rappresentanza del Comune ad omaggiare il Monumento dei Partigiani sul Monte Secchieta: "Quest'anno saremo costretti a trascorrere il 25 aprile in maniera diversa dal solito – dice Benucci – purtroppo senza tutte le belle manifestazioni che componevano questa bella giornata. Tuttavia non rinuncio, anche se dovrò andarci da solo, a salire sul Monte Secchieta per omaggiare il luogo simbolo della nostra libertà, il Monumento dei Partigiani. Porterò comunque quel “fiore del partigiano” lassù sulla cima, quale perenne ricordo e gratitudine verso chi ha combattuto fino alla morte per restituire all’Italia la libertà perduta."

"Lo farò in rappresentanza della nostra Istituzione comunale – conclude Benucci – ma anche dei tanti cittadini che tutti gli anni ci accompagnavano in questa celebrazione. È proprio in un momento difficile come questo che dobbiamo dimostrare di aver appreso e fatta nostra la lezione di chi ci donò la Libertà anche a costo della propria vita: l'orizzonte di speranza, la solidarietà, l'unità della nostra comunità."

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