23, Dicembre, 2024

Fimer, manca ancora l’accordo tra le parti. “Niente più scuse”. “Non c’è più tempo: entro il 31 maggio devono permettere l’ingresso di Greybull”

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Una cosa è certa: se entro il 15 giugno non si concretizzasse l’accordo tra il gruppo Greybull / McLaren e Fimer e di conseguenza non arrivassero i 10 milioni di euro, così come concordato anche davanti al giudice del Tribunale di Arezzo, le speranze di vivere, risolvendo i problemi, per lo stabilimento di Terranuova andrebbero in frantumi. E questo accordo ancora non riesce a trovare un esito favorevole. Il gruppo Greybull / McLaren è andato incontro ad alcune richieste della società di Vimercate ma vuole garanzie. Per i sindacati la data utile per la presentazione dell’accordo è il 31 maggio.

Nella mattina, durante l’ennesimo incontro nello stabilimento di Terranuova tra sindacati, rappresentanti del CdA, Regione, Comune di Terranuova e Greybull/McLaren in videoconferenza i dipendenti hanno indetto due ore di sciopero e il presidio davanti alla sala della riunione.

Valerio Fabiani, consigliere speciale per il lavoro e crisi aziendali del presidente della Regione: “Se abbiamo ritenuto di dover considerare l’azienda una sorvegliata speciale evidentemente abbiamo contezza che c’è bisogno di un lavoro di monitoraggio che continua. Ogni settimana faremo il punto per capire lo stato dell’arte e per ricevere gli aggiornamenti necessari e anche per favorire un’intesa che a questo punto è necessaria, che si rimuovano tutti gli ostacoli e che non se ne inventino altri: qui c’è un investitore che ha un’idea e un progetto industriale che riguarda Fimer, lo stabilimento di Terranuova. Dobbiamo andare avanti non accampare scuse o ulteriori problemi”.

“La credibilità dell’azionista, della proprietà ormai è pressochè vicina allo zero e non per responsabilità nostra. Io confido che dopo le responsabilità macroscopiche che si sono assunti trascinando questa azienda nella situazione in cui versa non si vogliano assumere la responsabilità delle responsabilità cioè quella di mettere una pietra tombale su una vicenda che non se lo merita. Sono certo che non intenderanno assumersi questa responsabilità nel caso noi vigileremo”.

Sergio Chienni, sindaco di Terranuova: “Sono giorni decisivi e delicatissimi perchè sostanzialmente è essenziale l’immissione del finanziamento di McLaren di 10 milioni di euro, le parti stanno trattando e noi stiamo vigilando con grandissima determinazione ogni settimana perchè si creino e si realizzino queste condizioni essenziali per la continuità produttiva dello stabilimento. Sembra che siano state offerte condizioni ulteriormente migliori rispetto a quelle che erano state predisposte. Auspichiamo che questo possa indurre a raggiungere un accordo tra le parti”.

“C’è stata un’offerta vincolante da parte di McLaren che è stata accettata. Poi questa offerta deve essere definita con altri passi concreti successivi. Uno è l’immissione di 10 milioni euro da parte di McLaren che si è impegnata a metterli ma le due parti devono concordare le condizioni attraverso le quali il finanziamento arriverà ed è su questo che stanno discutendo in trattativa riservata. Quello che esigiamo con fermezza è che entro pochi giorni ci venga detto quale è l’esito di questa trattativa. Siamo qui a lottare ogni giorno perchè lo stabilimento possa trovare un presente e un futuro. Da sindaco ho la responsabilità di tutte le persone che lavorano qui e la sento tutta perchè ci sono 280 persone che per la nostra comunità significano tantissimo. Stiamo quindi continuando ad agire con tutti gli strumenti che ci vengono dati e con tutta la fermezza e la rabbia che abbiamo”. 

Alessandro Tracchi, segretario provinciale Cgil: “Noi dicemmo all’indomani del 3 maggio, ‘sorveglieremo questa vertenza’, e non a caso è tornato utile sorvegliarla perchè ancora oggi, nonostante ci sia l’investitore che conferma la volontà di intervenire, nonostante la situazione tenda ad aggravarsi anche se è rientrato General Finance con la finanza d’emergenza, ancora non siamo giunti all’accordo e quindi abbiamo ribadito alla società che non c’è tempo da perdere, che l’accordo serviva ieri, che non tollereremo alcun colpo di testa e non sopportiamo il ritardo che sta impedendo a Greybull di intervenire. Non ci possono essere interessi terzi se non quelli che vanno incontro alle esigenza dei lavoratori, delle loro famiglie, della comunità, degli imprenditori coinvolti nell’indotto. Tutto quello che era il percorso concordatario passa solo attraverso l’ingresso di Greybull. Noi siamo qui per rimuovere tutti gli ostacoli. Purtroppo registriamo che tra questi ostacoli c’è anche la proprietà. Non c’è più tempo: entro il 31 maggio devono portare l’accordo per permettere l’ingresso di Greybull”.

Ilaria Paoletti, Fim Cisl: “Ormai abituati a colpi di scena e passi falsi da parte della proprietà è indispensabile che inizi a pensare di spostare la vertenza anche ad un tavolo istituzionale come il Ministero. Il Consiglio di amministrazione ci dà delle date: domani presenteranno al Tribunale un’istanza per l’autorizzazione dei 10 milioni e le linee guida del nuovo piano concordatario. Il piano nella sua interezza dovrà essere presentato entro il 31 maggio ed entro il 15 giugno dovrà essere trovato l’accordo con McLaren  e ci dovrà essere l’iniezione di 10 milioni. Di fronte a queste date del CdA noi abbiamo invece dato la nostra scadenza: il prossimo mercoledì alle 10.00 faremo un altro incontro. Alcune divergenze con McLaren sono state risolte ed è stato fatto un passo avanti per arrivare all’accordo, non ci sono più scuse: il 31 maggio l’accordo ci deve essere perchè abbiamo bisogno di quei 10 milioni”.

Luana Casucci, Uilm Uil: “Noi stiamo sorvegliando la vertenza. Oggi abbiamo riscontrato divergenze tra il CdA e Greybull su aspetti tecnici delle garanzie. Sono stati fatti però passi avanti: entrambe le parti si sono dette disponibili a trovare l’accordo entro il 15 giugno, noi diciamo, però, entro la prossima settimana. L’azienda ha bisogno di questi 10 milioni”.

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