Il conto deposito è uno dei prodotti finanziari più apprezzati. Parliamo di una formula che permette di conseguire un investimento sui propri risparmi e che presenta garanzie considerevoli, a fronte di un rendimento quanto mai interessante nel tempo.
Attualmente sono diverse le realtà a proporlo, alcune delle quali anche online. Le soluzioni di stampo digitale, nello specifico, si sono diffuse in seguito agli sviluppi della digitalizzazione e hanno incontrato un gradimento crescente da parte degli utenti.
In questo articolo vi portiamo alla scoperta del conto deposito, analizzando tre aspetti che si rivelano degni di nota per effettuare una scelta consapevole e in linea con le proprie esigenze.
1. Quali operazioni si possono effettuare sul conto deposito
Il conto deposito è anche noto con la denominazione “conto di liquidità”. A cosa serve? Consente di gestire delle somme che vengono accantonate a risparmio, a fronte dell’applicazione di un tasso di interesse favorevole.
È quindi uno strumento finanziario sia di investimento che di risparmio. Diversamente da quanto accade per il conto corrente, ci sono delle operazioni che non risulta possibile effettuare, vediamole insieme:
● Domiciliazione delle bollette o di altre tipologie di pagamenti.
● Transazioni con carta di debito o credito.
● Accredito della pensione o dello stipendio.
2. Le principali tipologie di conto deposito
Il conto deposito presenta condizioni diverse a seconda della singola proposta creditizia. Fondamentale leggere con attenzione il contratto prima di sottoscriverlo, analizzando sia il tasso di interesse che viene applicato sia l’eventuale presenza di vincoli.
Le tipologie principali di conto deposito riguardano proprio questo aspetto: si può infatti parlare di conto deposito vincolato e non vincolato.
Il conto deposito vincolato si caratterizza per il fatto che la persona non ha modo di prelevare quanto depositato, almeno non prima che scada il vincolo pattuito. Quest’ultimo tende ad avere una durata estremamente variabile, ovvero dai 3 ai 60 mesi.
Si può certamente sciogliere il vincolo prima della scadenza, e avere così libero accesso ai risparmi, solo che si va incontro a possibili penali, anche piuttosto onerose.
Il conto deposito non vincolato, invece, non presenta alcun obbligo di vincoli per quanto concerne le somme che vi vengono depositate.
Ciò significa che l’utente può prelevarle ogni volta che lo desidera, in qualsiasi momento. Si rivela una tipologia più versatile ed elastica, soprattutto per coloro che non hanno modo di fare previsioni a lungo termine.
3. Conto deposito online: conviene?
La scelta del conto deposito può risultare tutt’altro che semplice, vista l’ampia disponibilità di opzioni. Tra le soluzioni più interessanti troviamo quelle che si possono trovare sul web, ma siamo sicuri che risultino davvero convenienti?
Dipende, in realtà, dalle condizioni contrattuali messe a disposizione e dal fatto che siano effettivamente vantaggiose ma soprattutto in linea con le proprie esigenze.
Particolare attenzione merita la reputazione dell’ente creditizio, che è importante che si confermi solida e pienamente affidabile. È questo il caso, ad esempio, di una realtà come Findomestic, una delle aziende storiche del settore a livello nazionale.
ll valore aggiunto della sua proposta di conto deposito? La ragione principale è che consente una gestione semplice ed efficace, a fronte di un tasso lordo del 3% sulle somme depositate, senza alcun vincolo.
Inoltre, è possibile alimentare il proprio conto deposito in molteplici modi: oltre al versamento iniziale con addebito diretto SEPA si possono predisporre dei versamenti ricorrenti e fare bonifici da conti correnti differenti rispetto al conto che è stato inizialmente collegato al conto deposito.
In questo modo, il conto deposito diventa davvero uno strumento di investimento capace di dare garanzie e permettere una gestione ottimale dei propri risparmi.