In una nota, Trenitalia ricostruisce quanto accaduto a bordo del regionale 2317, e precisa che i viaggiatori sono stati avvisati verbalmente durante i controlli. Poi aggiunge: “Facciamo le nostre scuse ai pendolari a bordo dei treni, assicurando come sempre il massimo impegno per garantire un servizio adeguato”
Un blocco per una possibile avaria, le verifiche manuali, poi le procedure prima di ripartire. In una nota, Trenitalia ricostruisce nei dettagli quanto accaduto venerdì sera a bordo del treno regionale 2317, che si è fermato all'altezza di Sant'Ellero ed è ripartito soltanto dopo circa mezz'ora, fra le proteste dei pendolari. Con i quali, tra l'altro, la società si scusa.
"Il macchinista del treno 2317 dopo la stazione di Pontassieve ha ricevuto sul pannello di comando l’indicazione di una possibile avaria alle porte. I protocolli di sicurezza in queste occasioni sono rigidi e impongono l’immediata verifica sia a bordo che in linea; finché non si possa escludere con certezza che sia stata sbloccata una porta. Il capotreno ha verificato fisicamente tutte le 32 porte del treno, per assicurarsi della loro integrità, passando tra i viaggiatori e informando verbalmente che c’era un problema sul quale si stava intervenendo".
"Dopo questa verifica che ha dato esito negativo con le porte riscontrate perfettamente in ordine – si legge ancora nella nota – il macchinista in continuo contatto con il proprio istruttore e con la Sala Operativa, ha effettuato una serie di operazioni ed un reset completo dell’apparecchiatura tecnologica. Terminate queste procedure il treno è così ripartito in totale sicurezza pur avendo accumulato un ritardo di circa 40 minuti".
Poi la questione delle comunicazioni a bordo, sulla cui scarsità si sono levate le lamentele dei pendolari. "La Sala Operativa – precisa Trenitalia – ha pianificato messaggi informativi a bordo del 2317 e del 23517, tuttavia fino alla risoluzione del problema sul primo treno, non era possibile fare previsioni certe sui tempi di ripartenza. Facciamo le nostre scuse ai pendolari a bordo dei treni, assicurando come sempre il massimo impegno per garantire un servizio adeguato".