Secondo l’assessore regionale ai trasporti, il raddoppio della Direttissima servirebbe per “la separazione tra i traffici regionali e quelli dell’alta velocità”. E il tratto con maggiori criticità è quello utilizzato dai pendolari del Valdarno: “Sulla linea Chiusi/Firenze, quella dove c’è traffico misto regionale/AV, registriamo i maggiori problemi ferroviari “
Superare il 'collo di bottiglia' prima di Firenze, le interferenze fra Alta velocità e treni dei pendolari: è l'obiettivo delle richieste che l'assessore regionale ai trasorti, Vincenzo Ceccarelli, ha già presentato al Ministro alle infrastrutture Toninelli nel loro incontro avvenuto qualche giorno fa a Roma e ha riproposto al gruppo Ferrovie dello Stato Italiane in occasione della presentazione del nuovo treno Jazz avvenuta ieri alla stazione di Santa Maria Novella a Firenze.
E le richieste sono precise: la ripresa dei lavori per la stazione Foster e per il sottoattraversamento ferroviario di Firenze, progetti per il raddoppio della Direttissima con separazione del traffico AV da quello regionale a partire dal Valdarno, un freno alla crescita esponenziale del numero dei treni ad alta velocità che vengono immessi in servizio sulla direttrice nord/sud, almeno fino a quando le carenze infrastrutturali della Toscana non saranno colmate.
"Devo riconoscere l'impegno che Trenitalia sta mettendo per migliorare il servizio – ha detto Ceccarelli – per aumentare la regolarità, la puntualità e la pulizia dei treni pendolari. In Toscana negli ultimi anni la situazione è sicuramente migliorata, anche grazie ai nuovi treni e agli investimenti previsti nel contratto di servizio tra la Regione Toscana e Trenitalia; un contratto che, lo ricordo, ha un valore complessivo di 235 milioni di euro all'anno e regola il servizio degli oltre 800 treni al giorno. Siamo la Regione che ha il più alto rapporto tra residenti e servizi ferroviari e le indagini di customer satisfaction, fatte da aziende terze, ci dicono che il gradimento degli utenti è salito del 10%. Tutto questo ci fa piacere, ma ora non basta. Occorrono interventi infrastrutturali importanti, non soltanto a beneficio della Toscana, ma di tutto il Paese perché Firenze continua ad essere il collo di bottiglia nei servizi che collegano il nord ed il sud".
Secondo l'assessore Ceccarelli, i progetti più importanti riguardano la Direttissima e il nodo fiorentino: "Occorre che vengano ripresi il prima possibile i lavori per la stazione Foster ed il sottoattraversamento; devono andare avanti i progetti per il raddoppio della Direttissima per consentire la separazione tra i traffici regionali e quelli dell'alta velocità; occorre anche che ad ogni cambio orario non vengano immessi altri treni ad alta velocità, perché con questo aumento di traffico aumentano anche le interferenze con il servizio regionale", quelle interferenze che i pendolari del Valdarno hanno ribattezzato 'inchini', visto che spesso è proprio il Regionale a dare la precedenza ai Frecciarossa e simili.
"Naturalmente – precisa Ceccarelli – riconosciamo che l'alta velocità è un servizio d'eccellenza molto utile al Paese, ma vogliamo una situazione che non penalizzi il traffico regionale. Se pensiamo che nel 2009 c'erano circa 70/80 treni ad alta velocità ed ora sono più che raddoppiati, è evidente che servono interventi sulle infrastrutture. Prima il potenziamento delle infrastrutture, poi l'inserimento di nuovi AV. In Toscana i maggiori problemi ferroviari si presentano sulla linea Chiusi/Firenze, che non a caso è la linea sulla quale c'è traffico misto regionale/AV". Ed è quella utilizzata dai pendolari valdarnesi.
"Ho già detto tutto questo al nuovo ministro – ha concluso l'assessore – perché ne sia consapevole e perchè ci aiuti a tutelare il servizio regionale, che è quello che più abbiamo a cuore perchè utilizzato dai pendolari. Attendo risposte, ma nei fatti, non a parole".