Per un problema alla linea questa mattina alcuni treni utilizzati dai pendolari valdarnesi per raggiungere Firenze hanno accumulato ritardi rimanendo fermi fino a mezz’ora dopo la stazione di Figline, fra le proteste dei pendolari. I problemi hanno riguardato sia i treni della tratta Arezzo-Firenze che quelli sulla tratta Montevarchi-Pistoia. Inoltre, il treno 18826 ha terminato la corsa a Pontassieve anziché a Firenze SMN, costringendo i pendolari a scendere ed aspettare il treno successivo.
Alle proteste dei pendolari si aggiunge quella del Movimento Consumatori Toscana che commenta: “Continuiamo ad essere allibiti di come la Regione possa permettere tutto ciò. Abbiamo un contratto di servizi che puntualmente non viene rispettato. I pendolari della linea Arezzo-Firenze, includendo il Valdarno, sono costretti quotidianamente a fare i conti con i ritardi e i disservizi di Trenitalia. Ci domandiamo a questo punto se esista ancora un obbligo per i pendolari di pagare un servizio per non usufruirne nei modi e nei tempi previsti dal contratto dei servizi”.
“Ci metteremo subito in contatto con il Presidente Giani e l’assessore Baccelli per capire cosa stia accadendo. Nel frattempo proponiamo di non far pagare il costo del biglietto ai pendolari nei prossimi mesi come ristoro dei disservizi e disagi. La Regione Toscana e Trenitalia non prendano in giro i pendolari con il bonus mensile che non tiene conto, viste gli indici con i quali viene calcolato, delle difficoltà riscontrate dai pendolari della linea Arezzo-Firenze. Non escludiamo mobilitazioni insieme alle altre associazioni dei consumatori, così non si va da nessuna parte”, conclude il Movimento Consumatori Toscana.