26, Aprile, 2024

Serristori, opinioni divise sull’accordo con Frate Sole. Giulia Mugnai: “Positivo se potenzia l’ospedale”. M5S: “No a privatizzazioni”

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Ieri su Valdarnopost la notizia dell’avvio di un accordo tra il Serristori e Frate Sole per le operazioni di protesi all’anca e al ginocchio. Oggi la politica si divide sul giudizio. La sindaca Giulia Mugnai: “Anche nella sanità la collaborazione tra pubblico e privato potrebbe avere effetti positivi”. I consiglieri 5 Stelle: “La delibera approvata dall’Asf nasconde una dura verità: il piano di smantellamento celato dietro ad un presunto potenziamento dei servizi”

Opinioni divise e giudizi contrastanti sull'accordo tra la Asl 10 e la clinica privata di Frate Sole, che dirotta sulla casa di cura gli interventi per protesi all'anca e al ginocchio in lista d'attesa al Serristori. Una notizia pubblicata ieri da Valdarnopost, e che oggi si apre alle prime considerazioni del mondo delle istituzioni e della politica. 

La sindaca di Figline e Incisa, Giulia Mugnai, accoglie con positività la notizia dell'accordo, a patto però che questo porti benefici all'ospedale figlinese: "Come in altri settori, anche nella sanità la collaborazione tra pubblico e privato potrebbe avere effetti positivi, per rispondere in modo più preciso e puntuale alle esigenze cliniche dei cittadini, e per valorizzare una struttura ospedaliera che da pochi anni può contare su nuove e sofisticate sale operatorie. Solo se questo progetto consentirà di abbattere le liste di attesa e potenziare l’Ospedale Serristori reinvestendo sullo stesso i proventi che l’Asl ne trarrà, allora l’Amministrazione comunale lo sosterrà".

"In ogni caso – aggiunge Mugnai – auspichiamo un maggior coinvolgimento da parte della Asl sulle modalità di adempimento agli obblighi del Patti territoriali siglati nel dicembre 2013, sulla cui applicazione proprio stamani ho richiesto alla Asl un cronoprogramma dettagliato su tutti gli interventi, in particolare quelli relativi al Piano delle manutenzioni". Inoltre, riguardo all'approvazione del nuovo modello dei presidi territoriali, la sindaca Giulia Mugnai chiarisce che il distretto sanitario del nuovo Comune di Figline e Incisa non subirà tagli, esattamente come confermato dagli stessi Patti territoriali del dicembre 2013. Nella sede di Incisa saranno dunque garantite attività infermieristiche, ambulatoriali, domiciliari e Cup. 

L'accordo Serristori-Frate Sole, invece, non piace affatto al Movimento 5 Stelle di Figline e Incisa. "Le previsioni più nere si avverano e ora più che mai è necessario ribadire il no alla privatizzazione e allo smantellamento in atto sul Serristori. La stipula della convenzione – sottolineano i consiglieri comunali Lorenzo Naimi e Piero Caramello – è pratica diffusa in molti settori chirurgici, ma la delibera approvata dall’Asf nasconde una dura verità: il piano di smantellamento celato dietro ad un presunto potenziamento dei servizi. Il tutto avviato con i patti territoriali firmati dalle precedenti amministrazioni che infatti vengono più volte citati nell’accordo con Frate Sole".

"È paradossale – continuano i consiglieri M5S – che dopo aver speso oltre 6 milioni di euro dei cittadini figlinesi, l’ospedale registri la mancanza di personale che si ripercuote inevitabilmente sull’attività quotidiana e al contempo l’azienda decida, sborsando centinaia di migliaia di euro, di inviare gli ortopedici ad operare da Frate Sole. Questa è la conclusione di un percorso politico ben chiaro portato avanti da Regione e Asl, più volte denunciato dal Movimento 5 Stelle, di smantellamento dei piccoli ospedali e di quello che rimane della sanità pubblica". 

"Il richiamo alla forma mista pubblico privato – concludono Naimi e Caramello – è un chiaro indizio su come l’azienda sanitaria vede il futuro del nostro ospedale. Tutto giustificato con una presunta migrazione di utenti fuori regione: l’Asl mostri i dati, se ne ha, invece di utilizzare parole vaghe in atti pubblici. Gli impegni presi a parole dagli amministratori sul Serristori rimarranno inapplicati ed anche il futuro del pronto soccorso h24 è segnato. Infatti mentre nei patti territoriali si parla di Ospedale di 1° livello, nel nuovo piano sanitario regionale si parla di categorie A B e C, dove nell'ospedale di tipo A (come il Serristori) non è più previsto il pronto soccorso ma il Punto di Emergenza Territoriale". 
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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