A Giulia Mugnai, Daniele Lorenzini e Cristiano Benucci i rappresentanti dei lavoratori hanno espresso soddisfazione per il dietrofront sul trasferimento della pediatria, ma hanno ricordato quali sono ancora i fronti aperti: personale che manca, patti territoriali non ancora applicati. Anche per questo sabato mattina la manifestazione si terrà, in piazza Marsilio Ficino
Si è tenuto ieri pomeriggio il faccia a faccia fra i delegati della Rsu dei Cobas, e i tre sindaci del Valdarno fiorentino: Giulia Mugnai per Figline e Incisa, Cristiano Benucci per Reggello e Daniele Lorenzini per Rignano. Un incontro richiesto proprio dai Cobas in seguito all'assemblea pubblica di qualche giorno fa, quando ancora si discuteva di come fermare l'annunciato trasferimento del pronto soccorso pediatrico dal Serristori.
Quel progetto è naufragato, oggi, ed è stata l'assessore regionale alla sanità Stefania Saccardi ad assicurare che non sarà cambiato l'attuale servizio. "Prendiamo atto – hanno detto i Cobas – che a seguito delle nostre denunce, delle associazioni e comitati che con noi hanno portato avanti la battaglia, questa volta i Sindaci sono intervenuti in sintonia con la cittadinanza e le associazioni a decretare il dietro front dell’azienda USL Toscana Centro fermato dall’Assessore Regionale al Diritto alla Salute".
"Nell'incontro di ieri – proseguono i rappresentanti dei lavoratori – abbiamo ribadito che l’accesso al Pronto Soccorso pediatrico svolge una importante funzione di presa in carico dei piccoli pazienti e risponde alle necessità di cura espresse dalla popolazione del Valdarno fiorentino in integrazione con la pediatria territoriale, anche se questo non basta. Per stabilizzare la pediatria e metterla in grado di dare delle risposte certe nel tempo occorre ora applicare la parte dei patti territoriali in cui è previsto l’incremento di un medico pediatra in aggiunta a quello che già c'è, portando il servizio sulle 12 ore".
Non solo: "Abbiamo sottolineato ai sindaci la precarietà in cui vive l’Ospedale Serristori sia in termini di servizi, organici e strutturale sottolineando la necessità di ripristinare senza alcun indugio il servizio della farmacia interna che dal 1 luglio 2016 non è più aperta su 6 giorni ma soltanto il martedì e il giovedì, creando disagi alla cittadinanza, ai reparti interni ospedalieri nonché ai pazienti oncologici. Anche in questo caso occorre l’incremento di un farmacista e di un operatore tecnico al magazzino". Su questo punto, i tre sindaci si sono detti pronti a intervenire: "Siamo soddisfatti per l’impegno dichiarato ad intervenire presso la Direzione Generale e l’Assessorato Regionale alla salute per ripristinare la piena funzionalità della Farmacia interna".
Tra gli altri problemi sollevati dai Cobas di fronte a Mugnai, Lorenzini e Benucci, "la sofferenza del personale infermieristico e OSS, e la strutturale carenza di medici, anestesisti e cardiologi, compresa l’area laboratoristica e radiologica. Mentre ulteriori difficoltà saranno previste con la chiusura dei posti letto della chirurgia che verranno allocati al III° piano della medicina B, passando da 15 a 8. Da risolvere la questione di un pronto soccorso depotenziato e di un comparto operatorio sottoutilizzato".
"Non ci ha convinto – commentano i rappresentanti della Rsu – il tono rassicurante della Sindaca di Figline Incisa che ancora tarda a comprendere la gravità e le conseguenze delle scelte aziendali, tanto è vero che la manifestazione prevista si terrà, non tanto come forma di passerella ma impegno tangibile a rilanciare, riqualificare e mettere in sicurezza l’Ospedale Serristori. Prendiamo atto dell'espresso impegno dei tre sindaci, comunque, ad ottenere un cronoprogramma sui lavori da effettuare al presidio ospedaliero e per l’attuazione dei patti territoriali".
Di tutto questo si parlerà anche con i cittadini, durante la manifestazione di domani 29 aprile, dalle ore 10 in Piazza Marsilio Ficino; un'assemblea pubblica voluta dai Cobas, da Salvare il Serristori, e dalle altre associazioni che si battono per l'ospedale figlinese "consapevoli che la prima battaglia sulla Pediatria, grazie all'impegno di tutti, l’abbiamo vinta e che ora occorre continuare a perseguire l’obiettivo di stabilizzare tutto l’Ospedale".