Domenico Mangiola e Andrea Calò, per i Cobas Rsu, e Giulia Mugnai, Daniele Lorenzini e Cristiano Benucci, per Figline Incisa, Rignano e Reggello. Sul tavolo dell’incontro il Serristori e i problemi lamentati da tempo
Sovraffollamento del Pronto Soccorso, situazione della chirurgia, radiologia e cardiologia, il DH oncologico e in genere la situazione del presidio: su questi e su altri temi riguardanti il Serristori si sono incontrati e confrontati i delegati Rsu Cobas Andrea Calò, Domenico Mangiola e Valentina Fontanelli e i sindaci di Figline Incisa, Rignano e Reggello, Giulia Mugnai, Daniele Lorenzini e Cristiano Benucci.
I delegati Cobas hanno tratteggiato un quadro preoccupante fatto di molte criticità. Calò e Mangiola hanno messo in rilievo la situazione del Pronto soccorso costretto a smistare i pazienti in altri ospedali o a tenerli a lungo in barella e nei corridoi, e la diminuzione dei posti letto che "regala pezzi di sanità pubblica al privato e comporta l’allungamento delle liste di attesa e la migrazione degli utenti in altri presidi.
Attenzione puntata anche sulla specialistica ambulatoriale a cominciare dalla cardiologia che "continua a chiudere alle 15.00, una anomalia per un ospedale che lavora sugli acuti e sull’urgenze, e i cui esami cardiologici da quel momento vengono inviati per fax (quando funzionano) all’Osma, fino al Centro Trasfusionale dove ancora manca un medico trasfusionista stabile". Poi l'oncologia che "oltre alla prematura scomparsa di uno stimatissimo professionista quali il dott. Martini non prende campo nessun rilancio".
"L’azienda è stata costretta a riaprire a partire dall’11 gennaio 2016 il reparto della week surgery sapendo però che da lì a poco fra 4 mesi verrà nuovamente richiuso poiché manca il personale per le ferie estive. Del tutto ignorate le richieste di adeguamento del personale tecnico sanitario di laboratorio analisi: siamo uno dei pochi ospedali in Toscana che si occupa delle urgenze nelle 24h con un Laboratorio Analisi che chiude alle 20.00 e riapre alle 7.00 questo perché l’azienda non ha ancora istituito il necessario turno di guardia h24 che presuppone un minimo di 10 tecnici di laboratorio anziché gli attuali 5. Medesima situazione in radiologia che continuerà ad essere sottoutilizzata per gravi carenze di personale e per favorire il privato che continua a fare lauti guadagni".
Infine i Cobas hanno invitato i sindaci a verificare lo stato dei lavori iniziati prima della fiaccolata e poi abbandonati.
Dal canto loro i sindaci hanno confermato che i Patti territoriali sono l’unico punto di riferimento per la sanità locale e su cui non accetteranno nessun arretramento da parte di Asl e Regione. E proprio per verificare la fase di attuazione dei Patti ed individuare la tempistica degli interventi finora disattesi, il sindaco Mugnai ha già richiesto all’assessore regionale Stefania Saccardi un nuovo incontro inter-istituzionale (come avvenuto il 19 ottobre scorso) alla presenza dei sindaci di Reggello e di Rignano, della direzione generale della Asl 10 e dei parlamentari di zona.
“Dall’incontro di oggi sono emerse criticità organizzative legate anche al ritardo nell’applicazione dei Patti Territoriali – commenta la sindaca Mugnai -. Alcune di queste le stiamo monitorando da tempo e abbiamo anche avuto rassicurazioni da parte dell’Asl: a gennaio, ad esempio, partiranno i primi interventi dell’oculistica e finalmente ci lasceremo alle spalle quella riduzione estiva che ha avuto ripercussioni negative anche sul Pronto Soccorso. Dunque, sulla base dei precedenti confronti, gennaio sarà il mese per la verifica puntuale degli impegni presi da Asl e Regione”.