Da una parte il naufragio del Distretto sanitario unico, dall’altro il progetto di integrazione fra i due ospedali su cui manca ancora chiarezza. Per il Comitato e la Lista Salvare il Serristori “le aziende sanitarie facendo lentamente morire di inedia i nostri ospedali”
Un progetto di integrazione fra i due ospedali valdarnesi di cui ancora si sa troppo poco; l'ipotesi di Distretto sanitario unico che per il momento è saltata; e, nel frattempo, servizi ospedalieri che subiscono un lento ma preoccupante impoverimento. A mantenere alta l'attenzione sulla situazione della sanità in Valdarno è una nota del Comitato e della Lista Salvare il Serristori, che traccia un quadro dentro il quale, afferma, "qualcuno prende in giro i cittadini".
"Dopo il fallimento della costituzione di un Distretto Sanitario Unico del Valdarno, a causa di una legge regionale che non permette l’unificazione di distretti fra Asl diverse, ma anche e soprattutto del campanilismo dei sindaci del Valdarno, si stanno cercando soluzioni raffazzonate per salvare il salvabile", è il duro commento.
"Solo oggi gli amministratori del Valdarno aretino, che vedono il presidio ospedaliero della Gruccia 'degradato' da ospedale di 1° livello a ospedale di base, si accorgono della politica suicida della Sanità Toscana che, con la legge regionale 84/2015, ha sancito l’accentramento dei servizi più qualificati in mega strutture sanitarie al centro di tre macro Asl, incentivando i cittadini a rivolgersi a strutture private ed allontanando sempre più l’assistenza sanitaria pubblica dai cittadini".
Comitato e Lista puntano il dito anche sulle aziende sanitarie: "Mentre da un lato le Asl smentiscono depotenziamenti, promettono riqualificazioni e firmano Patti, dall’altro applicano la politica del 'carciofo', riducendo ogni giorno servizi e posti letto, facendo lentamente morire di inedia i nostri ospedali. Oggi che la barca sta affondando, si cerca di tamponare la falla con proposte palliative come l’integrazione di alcuni servizi fra Gruccia e Serristori. Il direttore generale della Asl Toscana Sud Est, dottor Desideri, ha confermato che, in accordo con il direttore della Asl Toscana Centro, è stato messo a punto un progetto di integrazione fra i due presidi ospedalieri, che a breve verrà presentato ufficialmente".
Ma secondo Salvare il Serristori, anche su questo non c'è alcuna certezza: "Lo stesso direttore della Asl Toscana Centro, dottor Gori, lo ha già smentito: infatti la sindaca di Figline e Incisa Mugnai e l’assessore alla sanità Meazzini, il 14 marzo scorso, ci hanno comunicato che, a loro specifica richiesta, il dottor Gori ha affermato di “non essere a conoscenza di alcun progetto di integrazione fra i due presidi ospedalieri”. È evidente, pertanto, che qualcuno sta spudoratamente prendendo in giro i cittadini valdarnesi".